Fantasie avverate (terza parte)
Data: 06/12/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Tabù
Autore: BelMoroItaliano
... pagato il conto e si erano avviati verso il lungomare.Anche questa volta Anna mi stava tenendo fuori, le sue parole mi riecheggiarono nella testa : ” il gioco è di entrambi, allora lasciami libera, altrimenti interrompiamolo qua”!Il cameriere aveva detto che li aveva visti avviarsi verso il lungomare, quindi a casa non erano andati.Mi avviai anche io in quella direzione con dentro un misto di ansia, rabbia, adrenalina ed eccitazione; controllavo tutti i bar e le panchine sulla strada adiacente il mare, ricordo che fui fermato anche da una pattuglia della polizia che mi chiese i documenti, forse avevano notato la mia agitazione.Dopo i controlli mi salutarono e io continuai la ricerca; cazzo il cellulare, ero talmente preso dalla situazione che neanche ci avevo pensato.Feci 2 volte il numero di mia moglie, ma non ebbi risposta; mi stavo incazzando!Poi mi arrivò un messaggio, era lei: “Vieni al Lido XXXXXXX, sotto i pali di sostegno delle ultime cabine sulla sinistra guardando il mare”.Quel lido lo conoscevo bene, era il lido dove andavamo tutti i giorni!Avevo il cuore in gola, non mi misi a correre, ma il mio passo era talmente veloce che la gente che incrociavo mi guardava curiosa.Arrivai al lido, erano le due passate e logicamente era chiuso; l’unico modo per entrare era andare per la spiaggia.Scesi dal lato più vicino a me, quello di destra, mi tolsi le scarpe e cominciai a camminare sulla sabbia, arrivai alla fine dei piloni di destra che sostenevano le cabine e tagliando ...
... per mezzo mi avviai verso il lato sinistro; lungo il percorso nella mia mente si affollavano le immagini e le visioni delle scene più assurde e indecorose, cazzo, stavo sudando.Nel chiarore di luna, sotto i piloni delle cabine di sinistra, ad una distanza di circa 25 metri riuscii a distinguere il bianco di un vestito con la rispettiva sagoma, era mia moglie appoggiata con la schiena ad uno dei pali; non riuscivo ancora a vedere la sagoma di Salvo, poi ricordai che era vestito di colore scuro.Rallentai il passo, a circa 15 metri notai la sagoma di Salvo, anche lui era appoggiato con la schiena al palo di fronte a quello di mia moglie, erano distanti tra loro circa 2 metri; poi mi videro, ero a circa 7-8 metri quando sentii la voce di mia moglie: “fermati ”! “Resta li e guarda”!Vidi che girò il viso verso Salvo, erano nell’ombra, sotto al pontile, si guardarono fissi per un po’, poi mia moglie lentamente alzò il vestitino tirandoselo su fino alla vita, mostrando al nostro amico la grazia della sua fica.Adesso lo sguardo di Salvo era verso il basso ventre di mia moglie, poi Anna alzò il braccio verso di lui e fece il gesto con la mano di avvicinarsi; Salvo le si avvicinò, erano a pochi centimetri l’uno dall’altra, Anna gli mise le mani sulla testa, nei capelli e gli spinse la testa verso il basso.Per un attimo Salvo si girò verso di me incrociando il mio sguardo, in quel cono d’ombra di vedo e non vedo sembrava che mi avesse rivolto un sorrido, o un ghigno; ma a me non me ne ...