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Proposta ad arte (seconda parte)
Data: 09/12/2019, Categorie: Lesbo Autore: Candido1967
... pronta per me”. A quelle parole per la prima volta capii che non era solo un gioco e per la prima volta fui sconcertato dal fatto che mia moglie sarebbe potuta andare a letto con un’altra donna. Provai un misto di gelosia e di incredulità che quel gioco fosse arrivato fino a quel punto ma, senza dar a vedere alcuna emozione a Solidea le risposi “E cosa ti fa dire con tanta sicurezza questa cosa?”. Mi sentii rispondere “Non importa cosa me lo faccia credere. Tu sarai presente quando io ed Anna faremo sesso insieme” Queste ulteriori parole mi fecero avere delle vertigini, com’era possibile che io potessi guardarle mentre facevano l’amore fra loro? Anna avrebbe permesso questo? Ma Solidea mi precisò “Anna non saprà nulla della tua presenza. Vieni domani pomeriggio non più tardi delle quattordici a casa mia e ti spiegherò tutto”. Non mi diede il tempo di riprendermi che se ne era già andata lasciandomi impietrito e senza parole. Il giorno dopo pranzai presto con Anna in un trattoria vicino alla mia galleria e le chiesi se quel pomeriggio avrebbe visto Solidea. Mi rispose “Si, oggi alle 15.00 devo andare da lei per posare. Sai il quadro è quasi finito”. Finimmo di pranzare in fretta e lasciai subito dopo Anna dicendole che avevo un appuntamento che mi avrebbe tenuto impegnato per l’intero pomeriggio. Mi precipitai a casa di Solidea. “Ben arrivato, mio caro. Vieni non ho molto tempo per spiegarti cose, Anna sarà qui fra non molto. Capirai tutto da solo” Il loft in cui ...
... Solidea viveva e dipingeva aveva spazi molto ampi in modo da dare l’impressione di un unico ambiente con una sola eccezione: uno stanzino chiuso ricavato in un angolo con una parete in cartongesso dal pavimento al soffitto. Solidea mi ci accompagnò. Quando entrai vidi alcune tele ed altri oggetti ammassati ed al centro uno sgabello. Aveva tutta l’aria di essere un ripostiglio. Ma ben presto Solidea mi fece notare la particolarità di quello spazio chiuso. Tre piccoli fori a diverse altezze con vetri spia, di quelli che da un lato riflettono come uno specchio mentre dall’altro trasmettono la luce lasciando vedere quello che c’è dall’altra parte. Così dal loft sulla parete esterna dello stanzino vi erano tre piccoli specchi inseriti armoniosamente con altri complementi d’arredo tanto da non essere notati, mentre dallo stanzino vi erano tre piccoli fori con un vetro dai quali era possibile avere sott’occhio l’intero soggiorno e lo spazio dove Solidea dipingeva. Solidea mi disse “ti siederai qui senza fare rumore e potrai vedere tutto quello che accadrà al di là del muro senza essere visto. Dovrai solo startene fermo ed in silenzio per tutto il tempo fin quando Anna se ne sarà andata. Comunque la parete è abbastanza insonorizzata da non lasciare passare rumori”. Poi richiuse la porta lasciandomi nella penombra; l’unica luce che filtrava era quella proveniente dal loft attraverso i tre vetri spia. Me ne restai solo pensando che sicuramente Solidea non aveva predisposto solo per me un ...