1. Proposta ad arte (seconda parte)


    Data: 09/12/2019, Categorie: Lesbo Autore: Candido1967

    ... osservatorio del genere e che non ero il primo ad entrarvi per spiare quello che succedeva dall’altra parte della parete. Con questi pensieri in testa sentii il campanello suonare. Solidea aprì la porta e poco dopo vidi entrare Anna.
    
    Riposta la giacca di Anna ad un appendiabiti vicino alla porta di ingresso, Solidea offri qualcosa da bere a mia moglie e se ne versò per se in un bicchiere. Quindi si sedettero una vicino all’altra sul divano al centro del loft e continuarono a parlare fra loro. Quindi Solidea si alzò dal divano e fece alzare Anna dandole la mano. Una volta in piedi l’una di fronte l’altra Solidea cominciò a spogliare lentamente Anna che rimase immobile, accettando con naturalezza quei gesti di Solidea che ormai facevano parte del loro rapporto pittrice modella. Ma presto quel rapporto si sarebbe spinto molto più in là e dal modo in cui Anna si lasciava spogliare sembrava essa stessa esserne consapevole.
    
    Ora mia moglie era in piede di fronte a Solidea con indosso solo degli slip azzurri con un bordo di pizzo finemente lavorato. Solidea iniziò a sfiorare il seno di Anna, come a volerne studiare la forma, le proporzioni e le misure da riportare sulla tela. Anna continuava a rimanere immobile con gli occhi socchiusi. Ma quando la carezza di Solidea si fece più intima, più audace, non più solo quella di una “professionista” che valuta delle proporzioni o delle misure ma quella di un amante desiderosa di trovare godimento in un quel tocco, in quelle carezze, ...
    ... Anna rivolse lo sguardo a Solidea quasi ad interrogarla di quei gesti e trovò una pronta risposta. Solidea abbracciò Anna senza darle il tempo di ribellarsi (se solo l’avesse voluto fare) ed incollò le sue labbra a quelle di mia moglie. La sua audacia trovò successo: Anna non si ribellò affatto ne provò a sfuggire a quell’abbraccio ed a quel bacio; anzi rispose con scioltezza, con un corpo che finalmente non era più quello rigido e statico di una modella che deve farsi plasmare ma quello caldo ed appassionato di una amante. Le loro lingue si intrecciarono, le mani di Anna si persero fra i capelli di Solidea mentre quelle di quest’ultima iniziarono a percorrere ogni centimetro del corpo di mia moglie.
    
    Solidea sfilò lo slip di Anna che ora era completamente nuda. La fece sedere sul divano a gambe aperte proprio di fronte a me in modo che potessi vederla pronta per l’amore prima che lei si tuffasse fra le sue cosce. Poi si inginocchiò di fronte a mia moglie, impedendomi la vista del suo sesso, e cominciò a passarle la lingua sul centro del piacere di Anna che ben presto la vidi gemere mentre con le mani frugava tra i capelli di Solidea spingendo e premendo la sua testa sempre più contro il suo ventre e spalancando sempre più le sue gambe affinché l’abile ed esperta lingua di Solidea potesse procurarle quel piacere che da tempo cercava e sognava. La vidi sciogliersi in un orgasmo che presto arrivò e lasciarsi ricadere all’indietro dopo il godimento. Solidea continuò a coprirla ...