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106 - Maurizio e il Natale con il nipote
Data: 10/12/2019, Categorie: Incesti Gay / Bisex Autore: ombrachecammina
Pensare che la mia è una famiglia per bene, i miei genitori mi hanno sempre insegnato l�educazione, mi hanno sempre mandato a scuola, mi sono pure laureato ed ora, a trentanove anni, non so come, non so perché, ma ho fatto sesso gay con il mio giovanissimo nipote, figlio di mia sorella. Lui è un ragazzino diciottenne e mi ricordo che mi aveva pregato a lungo affinchè andassi con lui a trascorrere una settimana sulla neve festeggiando il Natale e il capodanno.Lui con alcuni suoi amici avevano affittato uno chalet in montagna con molte camere da letto che poteva ospitare una decina di persone. Partimmo così verso le quattordici del pomeriggio del giorno ventitre di dicembre e in un paio d�ore fummo su.Lassù tutto era di un candore abbagliante, neve dappertutto, veramente uno spettacolo meraviglioso. Percorremmo una strada in salita e arrivammo allo chalet, visto da fuori era molto bello, completamente costruito con grossi travi in legno naturale, costituito da un piano terreno ed un primo piano. Dall'esterno si vedeva il comignolo fumare e le finestre del piano terra accese, entrammo e notai che gli amici di Daniele avevano già provveduto ad accendere il camino e la temperatura interna era molto gradevole. I ceppi di legna che ardevano scoppiettando, davano un piacevole senso di affascinante accoglienza. Tutti i ragazzi lavoravano ed io chiesi se potevo fare qualcosa, mi risposero che non dovevo fare assolutamente nulla. Mi accomodai così in una poltrona rustica in legno color ...
... mogano, rivestita di tessuto di canapa tinta champagne e intanto arrivarono le diciassette, guardai fuori ed era già tutto buio. Due ragazzi un po� più vecchi del mio nipotino Daniele iniziarono a preparare la cena. Vidi mescolare in un grosso paiolo di rame la polenta, sul fuoco, dentro ad un�altra grande pentola di rame, sobbolliva uno spesso sugo rosso con dentro una quantità industriale di salsiccia. Un lunghissimo salame in tavola e un paio di bottiglioni di Barbera. Così Daniele, mi chiese se intanto desideravo farmi una doccia e io, che in effetti ne sentivo la necessità, gli dissi di si e lui mi fece salire al primo piano. In fondo al corridoio una sala da bagno molto grande con il box doccia del tipo tecnologizzato. Aspettai che lui uscisse per iniziare a spogliarmi ma vidi che lui si sfilava il maglione poi la camicia e quindi la maglia della salute. Gli dissi allora, che io sarei uscito e avrei atteso fuori che lui finisse e poi sarei rientrato . Lui con grande tranquillità mi disse che eravamo fra uomini e che per quel che lo riguardava non ci sarebbero stati problemi. A trentanove anni non potevo fare la figura del pudico e così gli risposi che anche a me non importava e che io lo dicevo solo per lui. Mentre lui deciso continuava a spogliarsi io tentennai un po� e cercai di prendere tempo. Mi guardai allo specchio e mi ravvivai i capelli con le mani, vedevo lui riflesso, era girato di schiena e aveva ancora indosso gli slip parecchio attillati che gli fasciavano ...