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106 - Maurizio e il Natale con il nipote
Data: 10/12/2019, Categorie: Incesti Gay / Bisex Autore: ombrachecammina
... a lungo, io feci la stessa cosa. Per nascondere una erezione irrefrenabile gli voltai la schiena, ma subito sentii le sue mani attorno al mio torace e la sua virilità fra le mie chiappe. Mi disse che mi desiderava, sentii un forte calore percorrermi tutto il corpo, avrei voluto ma non potevo, lui mi prese per le spalle mi fece girare�. Madre mia che cazzone !!! La pelle si era ritirata sotto la grossa cappella, che era gonfia, paonazza e lucidissima, anche il mio era diventato durissimo, lui me lo prese in mano, delicatissimo, non lo strinse, me lo accarezzò facendo scivolare la sua mano dolcemente sulla pelle dell'asta. Automaticamente la mia mano destra prese possesso della sua lunghissima scimitarra. Il mio dolce e tenero nipotino, sotto lo scroscio dell�acqua si accucciò davanti a me e mi avvolse dapprima la cappella, sentii la sua lingua lavorarmela con bravura estrema. Ospitò poi i miei coglioni in una mano e meli tirò delicatamente, che fantastica sensazione, nessuna donna me l�aveva mai fatto. A scatti accolse il fusto del mio cazzo nella bocca, scese giù di qualche centimetro poi si fermò mentre la sua lingua all�interno continuava incessantemente a lavorare, ancora un altro paio di centimetri, poi ancora, ancora, ancora�.. Me lo ingoiò tutto, fino all�ultimo millimetro, che magnifico pompino, lo aveva insalivato parecchio, sentii che lui scivolava verso l�alto e poi questa volta in un sol colpo se lo ficcò tutto in bocca. Tenevo gli occhi chiusi e le mie mani sul ...
... suo capo, gli dettavo il ritmo che nel frattempo era diventato molto rapido, la cappella sbatteva come un martello pneumatico contro la sua gola, lo stavo trapanando, lo scopavo in bocca, il ritmo diventò forsennato e la sborrata arrivò all�improvviso, forse non feci in tempo a togliermi o forse non lo volli proprio fare e così gli sborrai in bocca. Il ragazzino, non si ritrasse, non sputò, non fece nulla di tutto ciò, semplicemente ingoiò tutto il mio caldo seme fino all�ultima goccia. Si risollevò, mi prese il viso tra le mani e tentò di baciarmi con la lingua, io opposi un po� di resistenza ma lui insistette ancora, finché io aprii la mia bocca e iniziai a baciarlo con passione, come fino a quel momento avevo fatto solo con le donne. Mentre mi baciava con una mano mi afferrava ancora il cazzo me lo toccava nuovamente, mi accarezzava con le sue dita di velluto la cappella liscia, poi le sue mani sulle mie spalle che mi spinsero giù. Ancora io cercai di resistere, il mio subconscio lottava contro quel rapporto omosessuale, ma poi dovetti cedere e mi trovai davanti quel mostruoso e incredibile cazzo. Poteva mai un ragazzino avere un arma da guerra come quella? Come un ciclope la sua gigantesca mazza mi guardava con l�occhio centrale. Diedi un timido colpo di lingua sotto al suo frenulo teso come la corda di un violino, poi mi feci coraggio e lo leccai in modo più deciso, quindi lo imboccai e riuscii a farmi entrare il cappellone dentro la bocca. Provai a ricambiare il suo ...