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Una moglie da marciapiede
Data: 11/12/2019, Categorie: Scambio di Coppia Autore: Spettro82
Nadia in macchina era nervosa ed eccitata, assieme a suo marito Massimo c'erano Fausto, un suo collega con cui spesso usciva a giocare a Poker e sua moglie Chiara, l'irreprensibile maestrina della scuola elementare dove studiavano i loro figli. Le due coppie avevano fatto una scommessa, la moglie del perdente, sarebbe stata lasciata sulla statale, per l'intera mattinata, a farsi scopare tra i container. Quei ripari di fortuna rendevano la zona Industriale un luogo ideale dove alcune donne di colore potevano prostituirsi. Il ricavato della mattinata sarebbe andato ai vincitori, ma la cosa che rendeva il tutto più morboso ed eccitante era il rischio di essere riconosciute. Sia lei, stimata e conosciuta professionista, che Chiara,angelo custode dei pargoli di quasi tutte le famiglie del paese, rischiavano di finire sulle bocche di chiunque le conoscesse, e questo alzava la posta e l'eccitazione in modo esponenziale. Massimo fermo' la macchina a una ventina di metri dai container, nascosta tra le piante, in modo che i tre si potessero godere comodamente la scena di Nadia, che si sarebbe fatta guardare, pronta a farsi fottere degli sconosciuti, dopo essere stata pagata come una qualunque puttana da strada. Mi ero messa un tubino in maglia nera, con sotto le calze, mi avevano sconsigliato tutti di mettere l'intimo per agevolare i clienti, che mi avrebbero scopata liberi di farsi i loro comodi solo alzandomi la ...
... parte inferiore del vestito. i mie seni sodi e generosi erano inguainati nel vestitino, la cui generosa scollatura lasciava intravvedere il reggiseno che li esponeva in tutta la loro volgare esuberanza, mai in vita mia mi sarei sognata di andare in studio in quelle condizioni, ma ero li per fare la puttana, e l'abbigliamento era fondamentale per mettere in mostra il mio corpo, come fosse la merce sul banco di un rozzo pescivendolo. La vidi scendere dalla macchina, su quei tacchi vertiginosi che le slanciavano ancora di più le gambe e lo splendido culo. Mi soffermai a riflettere, sorridendo tra me, sul fatto che per gratificarla, nemmeno un mese prima avevo regalato a quella splendida femmina un bracciale da Tiffany che mi era costato ottomila euro, ed ora chiunque se la sarebbe potuta sbattere buttandole trenta euro tra le cosce. La vidi farsi abbordare da un ometto insignificante con un utilitaria scura. Nadia gli fece segno di seguirla dietro i container, da dove potevamo vederla bene tutti e tre, prese i soldi, si alzò il vestito fino al l'ombelico e scese sul cazzo dell'uomo, gli passo' la lingua sull' asta in tutta la sua lunghezza, poi prese dalla borsetta il profilattico. Dopo averglielo infilato si giro' e si mise a cosce spalancate, con le mani appoggiate alla parete di metallo. La vidi chinarsi con studiata lentezza mentre il cazzo le spariva nel ventre, si era messa di traverso per permetterci ...