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Una moglie da marciapiede
Data: 11/12/2019, Categorie: Scambio di Coppia Autore: Spettro82
... non riuscivo a togliere gli occhi da Nadia. Ero rapito dalla visione di quella splendida bocca, che avevo visto il giorno prima baciare amorevolmente i suoi bimbi davanti alla scuola, intenta a ripulire il cazzo sporco di umori dello slavo. La scena mi fece tornare subito di marmo. Ebbi un idea perversa , la sussurrai all'orecchio di Chiara che annui sorridendomi. Non avevo mai visto Nadia nuda, la splendida mora mi aveva sempre eccitato, così simile ad una nota giornalista sportiva di una rete satellitare a pagamento, era l'antitesi del corpo quasi adolescenziale della mia biondina. Vidi Fausto scendere dalla macchina e dirigersi verso di me con in mano il portafoglio. Avevo ancora l' affanno per l'orgasmo animalesco che mi avevano procurato le possenti bordate dello slavo, ma capii subito cosa voleva fare il porco. Mi butto' cinquanta euro per terra, tra i profilattici usati e la polvere dello sterrato,non gli diedi la soddisfazione di dire nulla, mi misi a carponi e li raccolsi. Lui si era già slacciato i pantaloni e sorrideva compiaciuto,lo presi in bocca e sentii che Chiara lo aveva già svuotato, e ripulito alla meglio. Il sapore amaro dell'asta dell'uomo mi riempiva la bocca, fece cenno di girarmi e io mi voltai alzandomi malferma sui tacchi.Fu allora che vidi uscire da un fuoristrada nero cinque uomini di colore, erano muscolosi e vestiti in modo appariscente, con grosse catene d'oro al ...
... collo, indossate su canottiere attillate che mettevano in evidenza i loro possenti pettorali e le spalle larghe. Con i cappellini da baseball e i pantaloni portati bassi sembravano la parodia di una banda di rapper americani,ma appena tre di loro si avvicinarono alla macchina vidi le pistole e capimmo tutti che non era uno scherzo, avevamo fatto incazzare i protettori delle ragazze che lavoravano in quella zona. Fausto con i pantaloni mezzi calati si sforzava di spiegare con ampi gesti accondiscendenti che era tutto un gioco, uno equivoco che non si sarebbe più ripetuto. Quello che sembrava essere il capo, un enorme senegalese dai capelli rasta, lo ascoltava con aria superba, poi in un italiano stentato, gli disse di stare tranquillo, ma che per far si che certe cazzata non si ripetessero era necessario che imparassimo la lezione. Si fece dare tutti i soldi che avevo guadagnato, poi fu il turno dei cellulari, i portafogli e i gioielli degli altri tre. Chiara era venuta a "puttane" ingioiellata come una madonna in processione e quel cretino di Fausto per l'occasione si era messo il Rolex d'oro. Mentre gli davo tutto il mio oro maledicevo quel cretino di mio marito, ci aveva cacciati in un guaio assurdo, ero furibonda, e quando il tizio che mi stava derubando mi fece cenno di togliermi le mutande immaginai cosa mi stava aspettando. Nadia aveva già capito tutto, e stava chiedendo in francese al rasta dove doveva mettersi e chi ...