1. Al bocciofili si festeggia il natale


    Data: 11/12/2019, Categorie: Trans Autore: LaTuaLei

    ... mia esistenza ad alcuni degli amici. Mi dice. “guarda sono i più stretti e discreti, uno è vedovo come me gli altri quattro sono tutti sposati. Tutti 70enni. Persone comunque tranquille”. In pratica sarei dovuta andare nei pressi del centro bocciofili. Una costruzione un po fatiscente dove questi pensionati passano le giornate. “…se vieni venerdi verso le 18.30, tra preparativi delle feste di natale e partenze varie siamo solo noi”.
    
    Bè tra l’eccitazione e la curiosità decido di organizzarmi. Mi raccomando affinché mi faccia sapere per tempo se ci sono solo quelli e che tutto è tranquillo. Venerdì, quindi faccio in modo di essere li davanti per quell’ora. Mi preparo per tempo. Mi metto calze velate nere, autoreggenti naturalmente, un vestitino a mezza coscia, un tacco 12, il giaccone con cappuccio che metto sulla testa in modo da non dare molto nell’occhio. Mi da l’ok con un messaggio e gli dico di uscire con un suo amico, uno solo per venirmi a prendere. Entrando con loro forse do meno nell’occhio. E’ in una zona popolata, ma si trova su una piazza e i palazzi non sono così vicini. Al buio poi è tranquillo.
    
    Escono. Lui è l’altro vedovo. Forse quello più in confidenza. Intanto esco dalla macchina. Metto il cappuccio sulla parrucca con folta capigliatura dietro cui nascondo il mio viso. Il giaccone arriva leggermente sopra il ginocchio è molto sobrio. Un waw accompagna la stretta di mano dell’amico. Uno alla mia sinistra e una alla mia destra mi fanno strada. Entriamo. ...
    ... Un forte calore di investe. C’è una stanza prima di entrare nei 4 campi da bocce che viene utilizzata al ristoro. C’è la macchinetta del caffe, qualche attaccapanni. Qualche sedia. L’amico va a chiamare i 4 che sono impegnati in una partita, alzano lo sguardo verso la doppia porta a vetri e mi intravedono. L’amico gli dice con ampi gesti qualcosa. Sarà rimasto piacevolmente sorpreso. Io sono ancora con il giaccone. Entrano e mi salutano uno ad uno. Ho tirato giu il cappuccio e comunque uso la parrucca per velare, nascondere il mio viso da maschio (truccato, ho messo fondotinta e rossetto ma si vede che sono maschio). A fiano il mio amico. Davanti loro. Il mio amico esordisce. Allora? Era vero …ora ci credete? Li vedo molto imbarazzati, curiosi, increduli. Mi offrono un caffè. Gli dico avete capito che sono maschio. Guardate che sono un po vergognoso. Il mio amico mi aiuta galantemente a togliere il giaccone. Dal vestitino emergono le due enormi tette in silicone che vedo attraggono subito gli sguardi. Sguardi che rimbalzano tra le tette e le cosce. E’ molto eccitante comunque la cosa. Il mio amico fa un po lo svelto. Ci stà comunque davanti agli amici. Non mi da fastidio. Mi cinge con il braccio destro la vita e con la mano sinistra mi mette una mano sulla tetta destra. Noto gli occhi allupati degli amici. “ti posso toccare le cosce?”, forse resosi conto di aver fatto un po troppo lo spaccone con la mano sulla tetta. Gli sorrido e gli dico certo. Sempre abbracciato in vita ...