Storia di una ragazza qualunque - 7° capitolo - L'ispettore
Data: 07/11/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu
... porco di mio padre.Una volta a casa mi feci una doccia, ringraziando il cielo che quella sera Marco era impegnato, e che quindi non avrei dovuto mentigli per non essere con lui.Dopo una breve cena, andai in camera mia a prepararmi come voleva il maiale, truccandomi subito in maniera volgare e vistosa, quindi presi dell'intimo rosso, a dir poco osceno, che mi avevano regalato per scherzo delle amiche, e delle calze nere a rete larga. Come mi vidi allo specchio ebbi per un attimo la voglia di lasciar perdere, tanto mi facevo schifo da sola, ma poi indossai una camicetta che annodai alla vita, e una mini molto attillata ed uscii di casa.La casa dell'ispettore non era molto lontana, e lui m'accolse come se quella fosse una serata fra amici senza alcun secondo fine."Ma come siamo belle, esci sempre vestita così ?""Stammi bene a sentire." gli risposi a tono "Facciamo quel che vuoi, ma niente prese in giro.""Va bene come vuoi tu, allora seguimi."L'appartamento di Martinelli era costituito in pratica solo da una grande stanza, che funzionava sia da salotto, che da camera da letto e, timidamente, chiesi il motivo di quella strana sistemazione."Vedi vivo solo e così ho un ampio locale tutto per me, diciamo che è molto pratico."Lo vidi accendere lo stereo e mettersi comodo sull'unica poltrona, mentre io rimasi in piedi non sapendo che fare."Dai troia !" mi disse bruscamente "Fammi vedere come ti spogli, ma lasciati le calze."Muovendomi a tempo con la musica, mi tolsi la camicetta ...
... e la gonna, nella maniera più sensuale possibile, poi infilai le mani nel reggiseno per far uscire le tette. Quando rimasi col solo perizoma gli diedi le spalle per piegarmi in avanti sino a toccare con le mani le caviglie, credendo che più lo avessi eccitato, meno sarebbe durato il rapporto con lui."Ma com'è brava la mia puttana !" esclamò battendomi le mani "Sotto il tavolo c'è una scatola, aprila e prendi quelle che c'è dentro."Feci quanto mi aveva ordinato, trovando nella scatola un grossissimo fallo con una ventosa alla base."Non dirmi che non sai cos'è, visto che ti sei fatta quella gran lesbica di Teresa." mi disse notando il mio stupore.""Ma che dici, sei pazzo !""Si e tu sei vergine, ah ah. Dai che lo so che ci sei stata a letto e che ti ha raccomandata per toglierti dagli uffici, quindi poche storie e datti da fare con quello, che dopo arriva quello vero."Decisi in quel momento, che qualunque cosa mi avrebbe fatto, non gli avrei mai dato la soddisfazione di dire che mi faceva godere.Giurai inoltre a me stessa che mi sarei vendicata prendendomi anche gli interessi, con l'uomo che mi aveva costretta a subire quel ricatto, e che avrei rivelato tutto ciò che sapevo di lui a mia madre.Mi sistemai sul tavolino con le gambe ben aperte, presi il fallo con le mani e, dopo averci sputato un paio di volte sulla punta, iniziai ad infilarmelo in bocca simulando un pompino."Hai proprio la faccia da pompinara !" mi disse sprezzante.Per tutta risposta feci ...