Storia di una ragazza qualunque - 7° capitolo - L'ispettore
Data: 07/11/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu
... sedere per sfilare il plug e sodomizzarmi col grosso fallo che avevo usato io in precedenza. Poi ne prese un altro leggermente più piccolo, che m'infilò nella passera, riempiendo così ogni mia intimità."Oh si dai fottimi con questi, non sai come mi sta piacendo...mm dai che godo."Il bastardo allora si girò dandomi la schiena, per schiacciarmi la faccia col suo culo schifoso, e non contento di ciò mi tirava i capezzoli facendomi davvero male."Non parli più puttana ? Ora ti faccio il culo come si deve e poi vediamo se ridi ancora."Essendo molto più forte di me, Martinelli mi sollevò dalla poltrona, mi sfilò il fallo dal culo per sostituirlo col suo pene nuovamente eretto. Mi ritrovai così quasi seduta su di lui che riprese a torturarmi le tette, ora strizzandole con forza, ora tirandomi nuovamente i capezzoli."Ti piace così ? Dillo che stai godendo ?" mi gridò con rabbia."Teresa è molto più brava di te, lei si che sa come far godere una donna, anche usando la forza. Tu invece con quel cazzetto sei solo violento, quindi vieni in fretta e non rompermi le palle." gli risposi con tutta la cattiveria che avevo addosso.Ne seguì una sorta di danza in cui ognuno di noi due aveva un suo preciso ruolo, lui quello del sadico che cercava in tutte le maniere di farmi male, e io quello della donna insoddisfatta che lo prendeva in giro per la sua prestazione.Devo ammettere che Martinelli si dimostrò in ogni caso un uomo ricco di fantasia, oltre che estremamente perverso, mettendomi ...
... in tutte le posizioni possibile e usando le mani con rara maestria pur di procurarmi del dolore.Alla fine mi venne dentro mentre mi masturbavo furiosamente col fallo più grande, per poi infilarmi di nuovo il plug nell'ano martoriato."Così non hai bisogno delle mutandine per non sporcare, troia." mi disse mentre si puliva con un fazzoletto.Cercai i miei abiti che indossai in tutta fretta per andarmene finalmente via da quel posto così ricco di squallore., quando lui mi prese per un braccio."Non crederai che finisce qui, ti voglio domani alla stessa ora.""Scordatelo pure, puoi tenerti giusto il mio perizoma per farti una sega.""Ah si, così vuoi farmi incazzare ?""Stammi a sentire pezzo di merda che non sei altro, tu prova solo a nominare mio padre e stai tranquillo che dopo neanche due minuti tutta la città saprà che sei solo uno sbruffone senza cazzo !"Lui cercò di darmi uno schiaffo, ma io fui lesta a schivarlo colpendolo al contempo con un calcio proprio in mezzo alle gambe, facendolo accasciare per terra."Vedo che non hai capito un cazzo, si vede proprio che sei uscito male, eppure tua madre era ben allenata a tenere le gambe aperte !"gli dissi uscendo da casa sua "Non devi più provare neanche a sfiorarmi, nominare me o uno della mia famiglia o diventi lo zimbello di tutta la polizia italiana, così magari poi trovi qualche bel maschione che t'incula e ti fa capire che razza di frocio sei."Nell'ascensore mi tolsi il plug pulendomi alla meglio con dei fazzolettini di carta, ...