1. Ragazzo di borgata (parte i)


    Data: 14/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: FSeed

    Sono Andrea e ho 17 anni. La mia famiglia è un vero casino, come il quartiere in cui vivo. Mio padre è dentro per una rapina a mano armata, mia madre è scappata con un uomo più giovane di lei di dieci anni, e io adesso mi ritrovo profugo a casa di mia zia Anna. Viviamo in un quartiere della periferia della capitale, dove lo spaccio regna sovrano e la buona parte dei ragazzi della mia età già commette piccoli reati. In casa siamo io, mia zia e mio cugino Mirco, mio zio lavora all’estero e torna di rado a casa. La casa è piccola quindi divido non solo la camera, ma anche il letto matrimoniale con Mirco. Lui ha 22 anni e lavora in un bar della zona, fa box ed è un gran bel figo. Capelli scuri rasati sempre di fresco sui lati, occhi scuri e un corpo muscoloso con poca peluria. In casa non ho mai detto di essere gay, ma credo che la cosa sia ben palese a tutti. Sono bassino per la mia età (non arrivo al metro e settanta) magro e quasi zero peli. I miei atteggiamenti non sono proprio da checcha, ma abbastanza femminili da procurarmi dalle medie fino alle superiori dei nomignoli, dove “recchione” era il meno peggio. Mirco è il primo che mi sfotte e mi chiama frocetto, cosa che fa incazzare a bestia mia zia.
    
    Se mi trova steso sul letto a pancia sotto mi si butta sopra e finge di fottermi, oppure quando la mattina si alza con il durello me lo indica e mi fa “che sei stato te a farmelo diventà così?”. Oramai ci sono abituato. Riesco a sopportare la cosa anche grazie ai miei amici, ...
    ... tra cui Stefano e Matteo sono i miei migliori amici. Mi sono dichiarato con loro in seconda liceo, e con mia grande sorpresa nessuno dei due ne fu sorpreso, anche se Matteo non la prese bene all’inizio. Dopo una settimana in cui quasi mi ignorò Stefano lo minacciò di pestarlo di brutto se non smetteva di fare il coglione con me. Da quel momento entrambi divennero protettivi nei miei confronti, e un paio di volte quasi fecero a botte con dei tipi che a scuola mi prendevano spesso di mira. Anche se a mio agio con gli amici più stretti e la quasi totale indifferenza della mia famiglia sul mio orientamento sessuale, non avevo mai avuto nessuna esperienza. Avevo scaricato un’app per incontri gay, ma i modi e i soggetti che interagivano con me mi facevano passare solo la voglia di incontrare qualcuno. Avrei voluto incontrare qualcuno come Stefano, carino, affettuoso e protettivo. Ben presto mi resi conto che mi ero preso una mezza cotta per lui. Era alto con gli occhi azzurri e i capelli castani, un corpo perfetto visto le lunghe sessioni di palestra. Sapevo che non sarebbe mai diventato il mio ragazzo, ma tra tutti i miei amici era il più espansivo di tutti, non si vergognava ad abbracciarmi o a dimostrare il suo affetto, anche quando gli altri ci sfottevano chiamandoci i frocetti. Ovviamente non gli mancava la figa. Aveva già scopato con una decina di ragazze, mentre io non avevo neanche baciato mai un ragazzo! Matteo anche non era da meno. Anche se meno bello di Stefano avevo gia ...
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