1. Finalmente !


    Data: 15/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: nh-paul

    It finally happened by Lenny Bruce
    
    Un’altra giornata di scuola: è ora di alzarsi!
    
    Salto fuori dal letto e corro nel bagno. Trenta secondi di doccia, perché è tardi, quindici secondi per asciugarmi. Pisciare non se ne parla, perché ce l’ho duro. Forse più tardi, prima di uscire.
    
    Torno nella mia camera e mi fermo davanti allo specchio. Lascio cadere l’accappatoio con un gesto che ho visto fare a cinema da una grande attrice e resto ipnotizzato ad ammirare il mio corpo nudo. Non sono per niente brutto. Anzi, sono bello e amo il mio corpo. Il motivo perché lo amo è molto semplice: non è che io sia narcisista, mi pare che si dica così quando uno ama se stesso, ma io mi amo, amo il mio corpo, perché è l’unica cosa che io possa desiderare.
    
    Forse dovrei spiegarmi.
    
    Sono carino, dicevo, alto più di un metro e ottanta, capelli biondi, morbidi, non lunghi, occhi azzurri, talvolta verdi, qualche altra volta grigi e forse dipende dal mio cuore, dai miei desideri. Ho il viso regolare, sempre atteggiato al sorriso, simpatico. Il mio corpo conserva ancora tutta l’abbronzatura estiva ed è uniformemente dorato, tranne che in quei posti. Sono snello, senza essere magro, e piacevolmente muscoloso, con pochissimi peli attorno all’uccello, ma solo lì.
    
    Ho sedici anni da qualche giorno e sono gay: questo lo so bene.
    
    Ho fatto tante di quelle fantasie fin da quando ne avevo undici o dodici che alla fine mi sono convinto. Sono gay e sono anche l’unico ad esserlo in questa parte del ...
    ... mondo.
    
    Mi faccio un sacco di seghe ed è per questo che mi amo, perché per quel che riguarda il sesso sono il mio unico amico, l’unico che ho trovato fino ad oggi.
    
    Me ne sto là, nudo davanti allo specchio, a guardarmi, con l’uccello duro. Me lo strofino un poco, lui mi risponde in fretta. Prima che me ne renda conto è in piena erezione con un paio di gocce sulla punta, l’avanguardia di quell’armata di piccoli gay che finiranno come sempre negli slip che indossavo ieri.
    
    “Anche oggi vi voglio assaggiare” mormoro.
    
    Chiudo gli occhi e con un dito raccolgo il liquido dalla punta del cazzo. Me lo passo sulla lingua, l’assaporo. È me stesso che sto mangiando. Quanto sono saporito!
    
    È tardi e non posso più sprecare tempo, un minuto di troppo sarebbe fatale. Arriverei in ritardo a scuola. Accelero i movimenti e, quando sto per venire, mi accoccolo, allungo la mano per recuperare le mu-tande che indossavo ieri e le avvolgo attorno al mostro che mi è cresciuto in mano.
    
    Finalmente assesto i colpi decisivi, mentre davanti ai miei occhi scorrono le immagini di un mucchio di ragazzi, miei compagni di scuola, amici, conoscenze, gente vista per strada. Sono un maniaco del sesso, ma è sempre a me che torno, al mio corpo. Di chi altri potrei fidarmi?
    
    Negli slip si raccoglie tutto il seme che ho accumulato stanotte. Ne prendo le ultime gocce, le più dense e mi lecco le dita. Mi piace.
    
    Ne avevo bisogno. Dovevo farlo, mi dico. Ora sono affannato e mi siedo sul letto. Cerco di ...
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