1. Un rumeno tira l’altro


    Data: 16/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano

    ... dentro.
    
    Alla fine eravamo distesi uno accanto all’altro. Lui col cazzo flaccido e grosso adagiato sui peli della coscia ed io a pancia in giù mentre dal buco mi colava fuori, sui coglioni, il suo succo virile. L’odore di sperma riempiva la stanza.
    
    “Che ne diresti di andarci a mangiare una pizza? Mi è venuta fame. Te l’offro io”, dissi tirandomi sulle braccia. “Ti devo pagare la riparazione”.
    
    “Sei contento di come te l’ho sturato?”.
    
    “Non potevi essere più bravo”. Ridemmo poi facemmo una doccia (separatamente) e ci rivestimmo per andare in pizzeria. A tavola mi confidò che era un problema trovare con chi scopare per uno straniero come lui ed in più lui aveva il problema della grossezza del suo cazzo che faceva scappare sia donne che uomini. E non era il solo ad avere questo problema. C’erano due suoi connazionali che si ammazzavano di seghe.
    
    “Non è che potresti accontentare anche loro? A te piacciono i cazzi grossi e loro ce l’hanno, anche se non proprio come me. Dai che ci possiamo divertire tutti insieme. Pensa quanto godresti con tre cazzi a disposizione”. L’aveva buttata lì e mi guardava, mentre addentava un pezzo di pizza, con gli occhi speranzosi di un cane accanto alla tavola del padrone. Lo guardai. Quel grosso orso che poco prima mi aveva praticamente stuprato adesso sembrava docile come un cucciolo. Aspettava la mia risposta.
    
    “Beh… ci devo pensare”. Sembrò demoralizzarsi. Lo tenni un po’ sulle spine poi “Si, è un’idea. Purché non eccediate in ...
    ... violenza”.
    
    “Ma no. Anche loro si comporteranno né più e né meno di come ho fatto io oggi” e rise ed io con lui. Non era certo stato tenero. “Non è così che ti piace essere trattato, troietta?”. Aveva ragione.
    
    Così, già il giorno dopo si presentarono in tre. Non erano niente male neanche gli altri due ed erano ben messi sotto anche loro. Suppergiù hanno la sua stessa età. Uno è muratore e l’altro facchino. Potete immaginare che muscoli hanno. Per ore ho subito i loro assalti scatenati. Gli altri furono ben felici di trovare la porta già spalancata dal loro amico e non ebbero alcun freno, scivolandomi dentro con facilità. Ormai mi ero abituato a certi calibri e fu puro godimento per tutti. Si alternarono nei miei buchi e mi riempirono di sperma in bocca, in culo, sul petto, sul viso, tra i capelli. Non cercarono di trattenersi. Ogni volta che arrivavano al massimo dell’eccitazione sborravano dove capitava, ma ero sempre io il loro oggetto di sfogo.
    
    Ovviamente divenni la loro zoccola fissa (ogni tanto si facevano qualche donna) e quasi tutti i giorni me ne trovavo qualcuno, anche in due o tutti e tre, sotto casa quando tornavo dal lavoro. Non mi lasciavano nemmeno fare una doccia, tanto mi avrebbero svuotato i coglioni addosso. A che sarebbe servito. Il mio culo è ormai diventato una caverna ma sono soddisfatto come e più di loro. Chi è più fortunato di me?
    
    Un giorno, mentre uno mi scopava da sotto ed un altro me lo infilava in gola, il terzo, avendo una voglia pazzesca e ...