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Sorpresa nello spogliatoio
Data: 17/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: pio_desiderio
... singhiozzo stridulo, cercando di opporre resistenza. Alessandro mi afferrò teneramente, ma con una fermezza disarmante, per i capelli ancora umidi, quasi sussurrandomi al lobo dell’orecchio “Shh, non rovinare una così bella occasione. Ho visto con quanto imbarazzo ti affretti a lasciare le docce quando io con i miei amici arriviamo. Diventi praticamente rosso in viso…hai forse paura di qualcosa?”. A sentire queste ultime parole mi percorse un brivido che mi fece avvampare il volto. Avevo paura sì, perché nella mia stanza, quando la famiglia non era in casa, mi masturbavo pensando ai ragazzi della piscina, ai loro corpi e ai loro membri. Nell’intimità di quei momenti, cullato dal desiderio e dalla libido, mi ero ritagliato una realtà in cui sfogarmi per non far trapelare quei desideri oltre le pareti della mia camera. Avevo paura che vedere sfacciatamente quei corpi, sbirciati solo furtivamente, potesse rendere irrimediabilmente reale quel desiderio che non accettavo, e che lasciavo mi rapisse solo per alcuni minuti e nella completa solitudine. La mia più grande fantasia e la mia più grande paura stavano finalmente avendo luogo, inebetendo completamente le mie facoltà. Alessandro mi guardava come se la mia interiorità fosse visibile dagli occhi. Fece una smorfia maliziosa e si tirò giù i boxer con un pizzico di arroganza, come se si apprestasse a fare la cosa più abitudinaria del mondo. Avvicinò il volto al mio e spinse la bocca contro le mie labbra, facendole ...
... aderire con le sue e lasciando che le nostre lingue s’incontrassero. Tremavo come non avrei mai pensato fosse possibile ma cominciai a rilassarmi una manciata di secondi dopo l’inizio del bacio, ormai sopraffatto dall’adrenalina e dal vortice di apprensione che era pari solo all’eccitazione. Posai timidamente una mano sulla sua spalla nuda e mi lasciai scogliere la mente nel calore di quell’incontro. Alessandro tirò via le labbra lasciando le mie che ardevano, umide della nostra saliva. Si prese il cazzo in mano e cominciò a menarselo. “Succhiamelo!” ordinò con un’espressione innocente e intransigente allo stesso tempo. Mi chinai esitando, mettendomi sulle ginocchia, mentre lui si menava davanti alla mia faccia il cazzo ancora un po’ barzotto, che sembrava per questo ancora più grande. Con la testa vuota di qualsiasi certezza e con la sola consapevolezza dell’ineluttabilità di quel momento cercai di prendere quel cazzo in bocca più che potevo. Sentire quella carne dura con la mia lingua e quella pelle spessa tra le mie labbra me la facevano amare ancora di più. Il piacere di avere un cazzo in bocca per la prima volta era eguagliato solo dall’innata naturalezza con cui lo succhiavo, quasi fosse una cosa che ho fatto da tutta la vita. Lui poggiò delicatamente la mano sulla mia testa, assecondando i miei movimenti. “Vedere il mio cazzo che sparisce tra le tue labbra mi eccita più di quanto credessi. Succhi davvero bene!” disse Alessandro mentre si godeva la mia bocca, ...