Sorpresa nello spogliatoio - Racconti Erotici

Sorpresa nello spogliatoio

... poggiandosi saldamente al muro con il braccio per non cedere. “Leccami le palle!” mi ordinò con un netto sussurro. Cominciai a usare timidamente la lingua sui testicoli, sommergendo la testa tra le sue gambe possenti da nuotatore e tra la peluria nera e soffice del suo membro. “Fammi sentire la lingua!” esclamò perentorio, spronandomi a essere più intraprendente e arrivando a farmi prendere tutte e due le palle in bocca, leccandole accuratamente, mentre lui si segava.

Mi tirò gentilmente i capelli per farmi alzare il viso e riprendere di nuovo il cazzo in bocca, ma stavolta era lui a dettare il ritmo e comandare i movimenti. Cominciò a spingere con dei colpi di reni secchi, cercando di riempirmi la gola con il suo membro. Gli spasmi dei conati mi facevano lacrimare gli occhi copiosamente, arrosandomi le guance. “Ah cazzo sì, apri ‘sta gola!” disse Alessandro, ormai completamente perso nella voluttà dell’amplesso. Capii che stava per venire e mi preparai ad assaggiare il suo seme. Finalmente, dopo tanto fantasticare, ...

... avrei assaporato lo sperma di un uomo!

“Ti sborrò in gola, troia!” singhiozzò Alessandro mentre scioglieva il suo orgasmo nella mia bocca, spingendomi la testa a tal punto che le mie labbra toccavano ormai il suo pube. Sentii il cazzo sussultarmi in gola e un liquido caldo e denso scorrerci fuori. Il sapore era un po’ aspro, pungente, ma cercai di non farmene scappare nulla e ingoiare tutto mentre lo tirava fuori.

“Oh cazzo, succhi come se lo facessi da sempre!” disse Alessandro riprendendo fiato. Io lo guardai dal basso, sorridendo, con il suo cazzo barzotto ancora davanti a me. Lui si sedette esausto sulla panca e io mi alzai imitandolo, e mi accorsi solo allora di avere il cazzo dolorosamente duro ma abbondantemente bagnato dal liquido trasparente che anticipa l’orgasmo. Non mi era mai capitata una cosa del genere. “La prossima volta voglio il tuo culetto!” esclamò Alessandro, alzando lo sguardo dalla mia erezione ai miei occhi. La sua bocca si piegò in un ghigno divertito e soddisfatto “Se l’avessi saputo prima…”

.