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Stanza 105
Data: 18/12/2019, Categorie: Incesti Autore: valchiria96
Ogni anno la solita storia, la solita vacanza e i soliti parenti. La classica settimana bianca, neve, montagne ed alberi; la solita località e mai una volta che si decida di cambiare ma del resto, le tradizioni sono tradizioni. Vengo qui con la famiglia, zii e cugini vari sin da quando ho memoria. Certo, ora sono nel pieno dei miei vent’anni ed anche il mio caro cuginetto si appresta a superare i diciannove. Un tipo sveglio, molto simpatico; sa sempre come farmi ridere, siamo cresciuti insieme quasi come fratello e sorella; e in effetti, nulla suggerisce il nostro vero livello di parentela. Viviamo nella stessa casa in campagna e le nostre famiglie sono unite ormai da anni. Quest’inverno è stato molto particolare per me e per Axel; potrei definirlo come la rivoluzione di un rapporto ormai sedimentato. Ci siamo riscoperti in un gioco fatto di compromessi, fantasie e reciproco silenzio. Tutto è iniziato nel modo più banale e prevedibile; un ragazzo, una ragazza, una vacanza, stessa stanza e stesso letto. Questa storia quasi si legge da sé ma ci terrei comunque a raccontarla. Dopo l’intera mattinata passata sugli scii solcando ogni pista possibile immaginabile, ci ritirammo in albergo per pranzo. Un pasto infinito, composto di pietanze bollenti e di inutili chiacchiere. Come al solito, la sala di quell’albergo era stracolma di turisti, un baccano insopportabile ed io già da qualche anno iniziavo ad odiare quei giorni di vacanza; sempre costretta non potei rifiutare neanche ...
... quella volta. Ahimè, finii di mangiare alla svelta e mi ritirai in camera con la scusa di volermi riposare per poi riaffrontare nuovamente le piste nel pomeriggio. A me si unì Axel, che senza farsi sfuggire l’occasione si precipitò alla reception a recuperare le chiavi. Stanza 105, giusto due rampe di scale ma visto che l’ascensore era già sul pianerottolo ci risparmiammo la salita. Entrammo in camera quasi di fretta; una stanza non molto grande, giusto un letto matrimoniale, un mobile ed il bagno. Nonostante tutto, quello spazio era molto accogliente; dalla finestra si poteva osservare il bosco dove proprio al di sotto passava la pista principale. Mi cambiai, mentre mio cugino andò a farsi una doccia veloce; il turno successivo sarebbe stato il mio ma approfittai di quel tempo per buttarmi un po’ sul letto. Mi addormentai quasi subito e fui svegliata dopo forse neanche dieci minuti da Axel che usciva dal bagno ancora in accappatoio. -”Vai, adesso la doccia è tutta tua ma stai attenta che l’acqua esce veramente troppo calda”- -”Vado subito così poi mi faccio una dormita”- intanto prendevo l’asciugamano e mi dirigevo in bagno. Mentre ero sotto l’acqua, lo sentivo aggirarsi in camera ed ebbi il sospetto che più volte si fermasse davanti la porta del bagno. La cosa non mi preoccupò più di tanto, non che si potesse vedere nulla dalla serratura visto che la chiave era inserita. Di certo però era un bel dilemma; non diedi troppo peso alla cosa e proseguii i miei intenti. Rimasi li per ...