1. La più scontata delle feste di Halloween


    Data: 20/12/2019, Categorie: Autoerotismo Etero Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: The Last Perseus, Fonte: RaccontiMilu

    Cosa c'è di più scontato della notte di Halloween trascorsa in una vecchia chiesa sconsacrata? Forse soltanto presentarsi vestita da strega, magari un po’ sexy. Ci aveva pensato per giorni, se non settimane, a cercare di inventarsi qualcosa di nuovo e originale ma, tra lavoro, amici e i libri che stava leggendo, i giorni le erano scivolati via senza che se ne rendesse conto. Fu così che, ridotta all’ultimo minuto, senza più tempo per dedicarsi a qualcosa di originale e non scontato, aveva ceduto all’ordinario. Per prima cosa scelse con cura l’intimo. Il colore rigorosamente nero. Per tutto. Dal vestito alle mutande. Prese un reggiseno dal taglio molto semplice e pulito, senza pizzi o altre galanterie, ma con il (non piccolo) pregio di dare volume al proprio seno. Se lo allacciò con cura e poi, davanti allo specchio, sorrise, soddisfatta del risultato. In fondo, un po’ di magia, un piccolo trucco, nella notte delle streghe, non avrebbe fatto male a nessuno! Era il turno delle mutande. Rovistò nel suo cassetto in cerca di quelle giuste, ma tutte quelle che le capitavano tra le mani avevano un dettaglio che non la convincevano appieno. Avrebbe potuto scendere a patti. Non avendo un ragazzo (l’ultima storia era finita un paio di mesi prima e lei non aveva alcuna voglia di rimettersi in gioco) e non avendo in previsione di fare conquiste, non aveva bisogno di chissà quale meraviglia. Poi, però, proprio mentre pensava a questa possibilità, si rese conto che non l’avrebbe fatto per ...
    ... gli altri: l’avrebbe fatto solo per sé, per piacersi e sentirsi bella. Per appagare il proprio intimo desiderio di piacersi. E le vennero in mente quelle brasiliane che le piacevano tanto ma che non metteva mai per paura di sciuparle. Erano di pizzo nero, con un filo rosso che correva sui contorni. Le stese davanti agli occhi. Sì, erano proprio belle, forse persino le sue preferite! Le indossò con cura e, con entrambe le mani, se le lisciò addosso. Le stavano davvero bene, le disegnavano un sedere che magari non sarà stato perfetto, ma a lei piaceva davvero. Adesso doveva pensare alle autoreggenti. Qui, doveva riconoscerlo, non aveva una scelta molto ampia. Sorrise amara ricordando come il suo ex ragazzo le avesse strappato quelle belle, lasciandosi trasportare un po’ troppo dalla passione. Poi la loro relazione si era conclusa e… lei non aveva più avuto voglia di comprarne altre. Sospirò scacciando quel pensiero triste e ne indossò un paio nere, semplici, senza alcun dettaglio di pregio. Se non quello di essere autoreggenti. Così (s)vestita tornò allo specchio e si rimirò con calma, soddisfatta. Prese il più classico vestito da strega che era riuscito da trovare e, per l’ennesima volta, se lo appoggiò addosso per vedere come le stava. Non era convinta… era così banale… scontato… ma ormai era troppo tardi per tornare indietro. Lo infilò con attenzione. C’era tulle da tutte le parti e, ovunque si girasse, un gioco di vedo-non-vedo era immancabile. La gonna le arrivava a metà ...
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