La compagna di università
Data: 08/11/2017,
Categorie:
Etero
Autore: uni93, Fonte: EroticiRacconti
Sono in università, secondo semestre, iniziano i nuovi corsi. La classe non è numerosa, pochi ragazzi e molte ragazze, abbastanza carine, tutte danno l’idea delle studentesse modelle. I giorni si susseguono uguali, iniziamo a conoscerci, alcune le rivedo, altre nel tempo si perdono per strada. Un giorno ne adocchio una che non avevo mai visto prima. Una bella figa, alta, sportiva, non dà tanto nell’occhio rispetto ad altre che cercano invece di attirare l’attenzione vestendosi in modo anche abbastanza provocante. Mi faccio subito l’idea di una tipa decisa, entra sempre in classe da sola, si siede nello stesso posto, non parla con nessuno. Non mi faccio notare, resto seduto qualche posto davanti a lei, standomene per i cazzi miei. Così è per i giorni successivi. La ritrovo a un laboratorio dove ero arrivato con un po’ di anticipo. Mi riconosce, si avvicina e si siede al mio fianco. Mi dice che mi aveva già visto in un’altra lezione, ci presentiamo e conosciamo, dice che ha appena cambiato università, non conosce ancora nessuno, così le propongo uno spuntino in pausa pranzo, accetta. Finita lezione usciamo insieme, al bar ci sediamo e la guardo intensamente, mi cadono gli occhi sulle sue tette, belle grosse, appena coperte da una camicetta bianca sbottonata al punto giusto. Non è una tipa provocante, ma si accorge del mio sguardo e la cosa sembra farle piacere, e poi non fa niente per evitarlo. È più giovane di me, tre anni in meno, ha degli occhi fantastici, ci guardiamo, ...
... cerca un contatto visivo, e lo sguardo non lascia indifferente. Attira parecchio, da della tipa decisa, sa quello che vuole, ci raccontiamo un po’ delle nostre vite, ridiamo, si crea subito una bella complicità che ci avvicina. Io rimango sulle difensive, ma lei mi appoggia la mano sul braccio sorridendo. È veramente sensuale, ha un culo spettacolare e l’immaginazione corre. Ci diamo appuntamento l’indomani per il corso, salutandoci. Le cingo la vita con la mano, lei me ne mette una sulla pancia e ci diamo due baci sulle guance, ma mentre ci avviciniamo, sentiamo forte e irresistibile la voglia di spingerci oltre. Sentiamo una bella attrazione, lei mi saluta con un’occhiata che calamita lo sguardo. Torno a casa col cazzo in tiro pensando a quelle tette prorompenti che lei non faceva nulla per nascondere. Non resisto e alla sera mi sparo una sega fenomenale, sapendo che il giorno dopo l’avrei rivista al corso. E così avviene. È mattina presto, sono in anticipo a lezione, poca gente, sono seduto in fondo alla classe, ultima fila, arriva lei e mi sorprende da dietro, mi si avvicina e sedendosi a mio fianco, mi da un nuovo innocente bacio facendo però apposta a toccarmi il braccio col suo seno. Io ricambio il saluto, mettendole la mano sul collo e facendole una leggera pressione, ma il seno nascosto da quella camicetta fa presto il suo effetto. Sono magro, alto, vesto jeans un po’ attillati e l’uccello inizia a gonfiarsi. Si vede, non posso nasconderlo e lei, seduta a mio fianco, se ...