La compagna di università
Data: 08/11/2017,
Categorie:
Etero
Autore: uni93, Fonte: EroticiRacconti
... riservata, mi dice tutta gente tranquilla che si fa i cazzi propri. “Allora possiamo scopare in pace” le dico e lei risponde “beh vorrei qualcosa di un po’ più spinto”. Sta aprendo la porta d’ingresso, io dietro di lei, mi avvicino le metto le mani sui fianchi e glielo faccio sentire duro sul culo. “Così ti va bene?” le chiedo. Entriamo, chiudiamo la porta, non c’è nessuno e mi dice “andrebbe meglio senza vestiti”. Mi bacia e passa la lingua sul mio orecchio con una mano sul pacco. Andiamo in camera sua, ci buttiamo sul letto, la svesto, nuda è fantastica, apre le gambe e, passandosi la lingua sulle labbra, mi dice di riempirla. Mi tuffo in mezzo alle sue gambe e la lecco, la sento gemere e godere, le infilo la lingua in figa e lei mi ripaga con una fantastica squirtata in faccia. Poi il cazzo, la stantuffo per bene, mi sussurra che le mancava da troppo tempo. Pochi minuti e un fiotto di sborra le riempie la figa, lei inarca la schiena, ho la faccia in mezzo alle sue tette, gliele lecco e poi le dico di tirarmi fuori la lingua. Lo fa e ce le slinguazziamo, andiamo avanti per almeno mezz’ora, con i nostri visi bagnati e ricoperti di saliva. ...
... Ho un’altra erezione, la sto per penetrare ancora in figa quando mi prende la faccia e all’orecchio mi sussurra un fantastico “inculami”. Si gira, apre le sue due meravigliose chiappe e mi fa vedere il buco del culo sul quale ci sputo. Infilo prima un dito, poi un altro, metto il preservativo sul cazzo e la penetro. Inizio lentamente, mi dice che è la prima volta, la sto spaccando, grida con un misto di dolore e piacere. Il cazzo entra piano, ma la sto facendo godere, cade sul letto, io sopra di lei che mi gusto quel culo da sogno. Scopiamo fino a tardo pomeriggio quando entrambi, esausti e soddisfatti, ci procuriamo l’ultimo piacere masturbandoci a vicenda. Io leccandole la figa, lei facendomi una sega spettacolare che finisce con la mia calda sborra a riempirle la bocca. La lezione in università è stata per alcuni mesi un appuntamento fisso. In fondo alla classe a masturbarci, ma sempre più complici. Lei in minigonna e senza perizoma, si faceva più audace. Quando all’orecchio mi sussurrava “oggi ho troppa sete”, tiravo fuori il cazzo, lei si abbassava sul mio pacco, io le infilavo un dito nella figa o in culo e mi spompava fino a dissetarsi.