1. Eva e Pat: sorelle di sangue (parte 2-finale)


    Data: 23/08/2017, Categorie: Etero Autore: Seinove, Fonte: EroticiRacconti

    ... pensare. - «Eva. Taci. Non ha senso pensare a quello che poteva essere ma non è stato. Quando capiterà - e sicuramente capiterà - l'occasione di dover scegliere tra la tua vita e la mia, deciderai al momento...ma ORA l'unica cosa che conta è che ne siamo uscite entrambe VIVE. E che il nostro legame non è mai stato così forte. Solo questo importa. Solo questo, amore mio.» Eva non risponde. Si limita a sorridere e a tendere una mano per accarezzarmi una guancia. E in questo momento mi sembra il gesto più bello che mi abbia mai rivolto, più significativo di tutto il sesso che abbiamo fatto insieme. Non voglio guastare la magia del momento con delle stupide parole. Così riprendo in silenzio a stenderle la pomata. Dal ventre discendo pian piano verso l'inguine. Indugio sulle grandi labbra sino ad insinuarle un dito nella fessura. - «AHI!...» - «Scusa...» - «No, scusa tu...È che per certe cose sono ancora un po' dolorante...Dovremo aspettare qualche giorno...» Qualche giorno? Non se ne parla proprio, piccola. Voglio vederti godere ADESSO. Perché lo meriti. E perché non è giusto che i postumi di una violenza del passato ti privino del piacere nel presente. Decido di non usare le dita, così comincio a sfiorarla solo con le labbra, piccoli bacetti che dal pancino faccio ridiscendere sino alla fessura tra le gambe. Le separo le labbra con la lingua, usando la massima delicatezza che mi è possibile. E intanto le accarezzo la vulva con la punta delle unghie. Niente pressioni che possano ...
    ... provocarle dolore; solo un lieve solletico per tenerla su di giri. Passo a lapparle il clitoride. Prima con tocchettini leggeri in punta di lingua, per vedere come risponde. Lei se la gode, e sussulta a ritmo delle mie leccate. Sta reagendo bene; posso rincarare la dose. Quando mi accorgo che è ormai sulla soglia dell'orgasmo, le stringo il clito tra le labbra, continuando a stimolarlo con la lingua all'interno della bocca. E a quel punto Eva parte, tendendosi come una gatta che si stira. - «Y-y-y-yahh!...Oh, Pat...o-o-OH MIJN GOOOOODDD!!!» Attendo che i suoi fremiti si plachino, poi rilascio il bottoncino magico. Do un'ultima risucchiata per raccogliere un po' di succhi, poi glieli faccio assaggiare con un bacio. Restiamo lì a lingue intrecciate per un paio di minuti, dividendoci quel nettare divino. Alla fine ci stacchiamo fissandoci languidamente negli occhi. - «Mi spiace di non essere nelle condizioni di poterti ricambiare...» - «Avremo tempo. Tutto il tempo del mondo. Tu pensa solo a riprenderti.» Mi stendo di fianco a lei, aspettando il sonno. Che bello addormentarsi così. ****************************** (capitolo 13:) INFERNO A BORDO ****************************** Sto già partendo per il mondo dei bei sogni...quando all'improvviso odo un lieve scricchiolio sul ponte. Mi sorprendo: la Serenissima è una barca solida; solo qualcosa di pesante può farla scricchiolare. Di MOLTO pesante. E quest'odore appena percettibile nell'aria...Pungente, dolciastro...come di...SANGUE! Un ...
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