Sesso in viaggio
Data: 22/12/2019,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: Urcaloca, Fonte: Annunci69
... che hai, sembri terrorizzato. Pensavo che realizzare la tua fantasia ti avrebbe reso entusiasta-
-Hai ragione sono un po’ teso-
-Ascoltami bene, è stato un gioco, non voglio però un dibattito, spero ti sia divertito anche tu e se ti chiedi se lo rifaremo, ti dico che se si presenterà l’occasione magari si. Ma non voglio conflitti e paranoie, e comunque ti amo. Anzi visto che siamo qui vorrei che mi calcassi ancora un pochino-
Ancora una volta Gina mi stupiva per maturità e buon senso, aveva capito che in vacanza ci poteva stare il lasciarsi andare, anche per non rientrare nel ruolo della fidanzata fonte di frustrazione. in pratica aveva fatto il nobile gesto di compiacermi con il sovrappiù di essersi tolta la soddisfazione di farsi rimestare una fava di rispettabili dimensioni fra le cosce.
Ma era tempo di rompere gli indugi e visto che voleva essere calcata questo feci.
Era tuttavia tempo di lasciare il campeggio, volevamo raggiungere Istanbul , e così il giorno successivo decidemmo di metterci in viaggio.
Ma a causa di una sveglia non proprio mattiniera, ritardi nei preparativi di smontaggio, tempo perso alla reception ci mettemmo in viaggio che era passata metà mattinata.
Il sole era un martello inesorabile e la strada che portava alla statale pareva ribollire, ad un certo punto sotto uno dei rari alberi della zona ci sembrò di vedere una figura umana accovacciata all’ombra.
Quando fummo più vicini capimmo che si trattava di un autostoppista, in ...
... quelle condizioni fermarsi non era una cortesia, quasi una operazione salvavita visto quel caldo torrido.
Quando la figura emerse dall’ombra dell’albero ebbi una sorpresa, era una ragazza, una ragazza figa da morire fra l’altro.
Indossava calzoncini di jeans e un top elastico color zafferano che ormai zuppo di sudore era divenuto quasi trasparente lasciando stravedere i capezzoli.
Quando la fata salì in auto iniziammo le presentazioni, si chiamava Magda, era svedese ed era diretta ad Alexdrandropulos, città portuale da cui partivano traghetti per l’isola di Samotracia, a suo dire un paradiso in terra.
Si trattava di una ragazza dalla bellezza totale, nemmeno Gina piuttosto piccata da come la guardavo avrebbe potuto trovarle un qualche difetto.
L’abbronzatura da scommetterci integrale copriva una carnagione in origine lentigginosa, su culo, tette e cosce il voto era 10, facciamo undici va.
Per passare il tempo le chiesi se conosceva qualcosa in italiano.
-O si, io avuto amici italiani. Bella mia, vieni qua, dammi un bacio…-
Gina scoppiò a ridere.
-Bel vocabolario, questa deve aver cambiato più cazzi che mutande-
-O si, conosco anche cazzo, che belle tette, sto venendo…-
Scoppiammo a ridere come matti e anche Gina ormai rassegnata agli eventi possibili sembrava rilassata.
Guidavo da molto ma la strada pareva infinita, molto traffico di camion, rallentamenti per lavori in corso, due incidenti con rispettive code, per farla breve il buio ci colse ...