1. 215 . I 18 anni di Linda con i suoi parenti e i sei rapinatori


    Data: 08/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    Era una domenica di Giugno ed erano le dieci del mattino quando mi svegliai; a fatica, ancora parecchio insonnolita, mi misi a sedere sul letto, mi stropicciai ripetutamente gli occhi e quindi poggiai i piedi a terra e mi avvicinai alla porta-finestra che dava sul terrazzo, scostai le tendine e guardai fuori. Pareva una triste giornata autunnale, pioveva a dirotto e dalla posizione predominante della nostra casa vidi giù in fondo, nascoste dall�umida nebbiolina, le case del paese sottostante oltre le quali si agitava minaccioso il mare. Esso, con onde e cavalloni tempestosi, invadeva la piccola spiaggia infrangendosi violentemente contro i lucidi scogli. Sarebbe dovuta essere una giornata di festa, non soltanto perché era domenica ma soprattutto perché era il giorno del mio compleanno. Mi sentivo importante, ero finalmente maggiorenne. Diciotto anni erano importanti e seppur mi regalassero molta libertà in più, essi mi caricavano pure di grosse responsabilità. Mi sentivo comunque pronta a godere della libertà raggiunta ma anche di affrontare gli obblighi e gli oneri che la maggior�età comportava. I miei avevano invitato parenti ed amici che sarebbero dovuti arrivare per l�ora del pranzo. Quasi tutti giungevano dalle città del Nord, alcuni da Torino, altri da Milano, mentre invece gli amici erano tutti della stessa zona della Riviera dove vivevo io con la mia famiglia.Visto il brutto tempo dissi a me stessa: Linda puoi rimanere ancora un po� a poltrire nel letto � Così, ...
    ... sdraiata nuda sul lenzuolo, presi in mano il telecomando ed accesi il televisore. Come al solito feci un po� di zapping fin quando in una rete nazionale trovai il TG. Alcune notizie di politica interna ed estera, poi la cronaca. Mi sorprese vedere un servizio dell�ultima ora che mostrava attimi di terrore folle, causato da alcuni delinquenti che avevano rapinato un benzinaio portandosi via il cospicuo incasso e, come ostaggio, anche la giovane figlia del gestore. Il tutto era avvenuto a pochi chilometri dalla nostra casa presso un distributore dove mio padre era assiduo cliente.Con Rocco, Mircea, Constantino, Mohammed e Silvano avevo appuntamento al solito bar alle sei e mezza del mattino. Io sono Vincenzo, un ragazzo di buona famiglia, ma poco amato dai genitori, più assorbiti a far più soldi possibili con le loro attività imprenditoriali che ad educare l�unico loro figlio. A fatica ero riuscito ad ottenere un diploma da ragioniere ed avevo anche lavorato in una azienda che commerciava stoffe. Poi un giorno l�incontro casuale con Rocco. Lui uno sfaccendato, trentenne, sempre al bar, abile ladro d�auto, perennemente in cerca di far soldi facili, di risolvere i suoi problemi di droga ed alcool progettando il colpo del secolo che mi sottoponeva puntualmente e che io gli contestavo trovando buchi e falle incolmabili. Con lui, suo amico per la pelle, c�era Mircea che si faceva chiamare Mirko. Ragazzo diciannovenne, Romeno e clandestino, uno abituato a dibattersi all�interno della vita ...
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