1. 215 . I 18 anni di Linda con i suoi parenti e i sei rapinatori


    Data: 08/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... dalla quale ancora minorenne era fuggito viaggiando in treno e passando la frontiera italiana sdraiato sotto ad un vagone ferroviario. Vita di merda la sua, espedienti, piccoli furti nei supermercati più per fame che per altro, qualche mese di carcere per spaccio di droga, vissuto fra detenuti scafati e violenti, che avevano approfittato sessualmente del bel ragazzino straniero e l�avevano fatto divenire in breve la checca del penitenziario. Constantino, detto Constan, era pure lui di origini romene, sulla quarantina, grande e grosso, di sgradevole aspetto, butterato in viso, rasato a zero, con la cultura della palestra e degli anabolizzanti che l�avevano gonfiato e reso simile a Hulk. Con quest�ultimo non si poteva mai discutere di nulla, era un tipo collerico e sempre pronto a menare le mani. Con lui era difficile andare ad esempio in una discoteca ed uscirne senza che succedesse un qualche casino provocato da lui che puntualmente toccava una ragazza non sua e che poi si inalberava se il fidanzato di lei si ribellava ai suoi soprusi. Insomma in tutto e per tutto una brutta persona. Faceva parte di questo gruppo di disadattati il marocchino Mohamed. Questo era il suo nome, ma noi per una caratteristica che immaginerete di sicuro lo chiamavamo �Pitone�. In effetti madre natura l�aveva provvisto di un cazzone gigantesco e ancora rido dentro di me nel pensare a quando la prima volta lo vidi nudo. Eravamo in palestra e lui, dopo la doccia s�era messo di fronte allo specchio per ...
    ... rimirarsi i muscoli. Io ero di fianco che mi davo una rassettata ai capelli e vidi quella appendice gigante pendergli fra le gambe. Io stavo alla sua sinistra mentre alla sua destra c�era un ragazzino biondo che dagli atteggiamenti effeminati che esibiva in modo inequivocabile, avevo individuato essere certamente gay. Il biondino era rimasto immobile ed allibito, senza pudore alcuno stava chinato un pochino in avanti e fissava il grosso cazzo con gli occhi spalancati,fuori dalle orbite, come se in quel momento avesse visto l�apparizione della Madonna di Medjugorje. A parte questa sua ingombrante qualità fisica l�amico �Pitone� era un buono, uno disponibile e sempre pronto quando c�era da aiutare qualcuno. Era anche religioso e musulmano convinto. Si fermava diverse volte al giorno e si inginocchiava verso la Mecca inchinandosi a terra e venerando Maometto. La sua bontà però era solo riservata agli amici, per il resto non aveva scrupoli a spacciare droga o a prendere qualche ragazzina, meglio se giovanissima e accantonarla in qualche angolo per stuprarla senza pietà. Completava la compagnia �Lo smilzo� ovvero Silvano. Alto un metro e novanta, magrissimo, con i capelli ricci e crespi, per niente bello, anche lui con una bruttissima esperienza famigliare alle spalle. Madre prostituta senza scrupoli, che spesso quando lui era piccolo, copulava tranquillamente con i clienti mentre lui solo soletto girava per casa ed osservava le performance della madre. Concepito accidentalmente e ...
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