1. Offerta - cap. 1


    Data: 27/12/2019, Categorie: Cuckold Autore: Nadia76

    ... maschi presenti. Un istante dopo però, senti la sua mano che mi prese l'avambraccio, come per stritolarlo, ero ancora voltata, quando le sue parole mi pietrificarono, " bastardo figlio di puttana a chi". Nel dirlo mi trascinò nuovamente dentro alla sala da bagno, i miei tacchi vertiginosi non mi permettevano di contrapporgli una grossa resistenza, lui davanti e io dietro voltata verso l'uscita, cercavo di evitare il suo volto, mi stringeva talmente forte il braccio da temere che me lo spezzasse, si prese qualche secondo poi mi trascinò fino all'entrata del localino, mi spinse dentro fino alla parete, mi mollò il braccio ma mi prese per i capelli, mi tirò la testa leggermente indietro come per sussurrarmi qualcosa all'orecchio. Mi trovavo contro la parete di fondo incastrata tra il gabinetto e la parete laterale, appoggiata con le mani contro il muro, sentivo le sue labbra vicino all'orecchio, poi la sua voce " sono sicuro che ti farà piacere un'altra dose di sborra.. E mi raccomando, questa volta, cerca di godere in silenzio..sai non é il caso che mi scoprano qui, con una puttanella da quattro soldi come te".Tenendomi sempre ferma con la mano sinistra nei capelli, con la destra mi sfilò il vestito che cade ai miei piedi, cercai di raccoglierlo, ma non me lo permise, lo scansò con i piedi, notò subito le mutandine e le commentò volgarmente, allentò per un attimo la presa sui capelli, lo sentivo che stava armeggiando con la cintura e i pantaloni, poi mollò del tutto la presa, ...
    ... immobile con le mani contro il muro ero come pietrificata, nel bagno era entrato qualcuno, i suoi movimenti si fecero silenziosi ma precisi, sentii le sue mani prendermi le mutandine ed abbassarle lentamente fino ai piedi, poi attese che alzassi i piedi per sfilarle del tutto in un silenzio irreale. La presenza nel bagno rimaneva in perfetto silenzio.Non osavo voltarmi per capire cosa stesse facendo, poi sentii il suo cazzo picchiettarmi sulle natiche, mi sembrava un pezzo di legno talmente ce l'aveva duro. Mi spostò lateralmente, la presenza del gabinetto mi obbligava a tenerlo tra le gambe divaricate, con quei tacchi sulle piastrelle ero instabile, e il gabinetto non era di certo un aiuto. Posò entrambe le mani sui fianchi costringendomi a spingere il culo verso di lui. Doveva essere estasiato da quella visione, esposta in quella posizione mi stavo eccitando. Mi prese nuovamente per i capelli, si avvicinò posandomi il suo cazzo dritto tra le natiche, sfregandomelo contro, mi disse in silenzio " vediamo dove questa Troia lo vuole prendere, decidi tu, prendilo con una mano e mettitelo dentro..al resto ci penserò io..ah ah". Non avevo dubbi dove prenderlo già facevo fatica nella fica se me l'avesse messo nel culo mi avrebbe spaccato in due.Con Marco lo facevo spesso, essere inculata mi faceva sentire sottomessa, ma un conto era prendere nel culo il cazzo di Marco, un conto era quel cazzo mostruoso.Allungai una mano all'indietro, non dovetti cercare molto, appoggiai il piede sul ...
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