1. Offerta - cap. 1


    Data: 27/12/2019, Categorie: Cuckold Autore: Nadia76

    ... bastardo figlio di puttana".. In sua risposta ricevetti una fragorosa risata.Marco mi si avvicinò e con infinita dolcezza e mi diede un bacio sulla fronte..avrei preferito un pugno in faccia. Trattenni le lacrime e gli sorrisi..un sorriso forzato..perché dentro mi sentivo una merda.Ci alzammo, cercai di ricompormi, con delle salviettine, tanto per riuscire ad arrivare al bagno senza attirare troppe attenzioni. Ci riuscii, il bagno si trovava al piano superiore della villa, una vera sala da bagno, stupenda con il gabinetto e il bidet separati. Decisi di approfittare dell'assenza di persone per rifarmi il trucco..o almeno togliermi i resti del precedente, ormai colato sul viso. Agivo velocemente, non vedevo l'ora di togliermi quello sperma che colava dalla mia fica, sulle gambe. In paio di minuti feci miracoli e di corsa m'infilai nel piccolo localino dove era presente il bidet, appena in tempo. Da dentro potevo percepire chiaramente dei passi sopraggiungere. Dovevo e volevo sbrigarmi..volevo scappare da quel luogo. Volevo andare a casa. Mi sedetti sul bidet, indirizzai un getto caldo sulla mia fica, nel pulirla cercavo di capire se quel cazzo mi aveva lasciato delle conseguenze, avevo la paura e la sensazione di essere stata slabbrata, invece con grande sorpresa quella violenta penetrazione non aveva lasciato tracce, almeno esteriormente. Soltanto nel asciugarmi con la carta mi accorsi di qualche piccola traccia di sangue, ma niente di grave. Mi sentivo sollevata, anzi ...
    ... fiera, gli avevo tenuto testa, ero fiera della mia fichetta che letteralmente sfondata aveva ripreso il suo aspetto iniziale, ci andavo fiera sembrava ancora quella di una dodicenne.. L'accarezzavo complimentandomi con lei, delle carezze sempre più sensuali che si stavano trasformando in una lenta masturbazione..la guardavo e pensavo che nemmeno due orgasmi, di cui uno infinito, mi avevano tolto la voglia. Seduta sul bidet come in trance, mi trastullavo il clitoride, il piacere copriva il malessere causato dai sensi di colpa nei confronti di Marco. Non volevo pensarci e soprattutto volevo allontanare il momento in cui ci saremmo trovati soli, in auto, magari un nuovo orgasmo mi avrebbe cancellato quell'angoscia che provavo. M' infilavo il medio e l'indice all'interno e con il pollice premevo sul clitoride, ero nuovamente fradicia, il mio respiro si fece subito affannoso, ma il continuo va e vieni di persone, che cercavano il gabinetto, mi impediva di godere. Decisi di smettere nel momento in cui mi resi conto che nel bagno non c'era nessuno, presi velocemente della carta, mi asciugai via velocemente gli umori e mi infilai le mutandine. Con il cuore in gola, per l'eccitazione, presi la borsetta e mi diressi verso la porta l'uscita che improvvisamente un signore aprì, quando si accorse di me, la spalancò per agevolarmi l'uscita, lo ringraziai e sempre tenendo lo sguardo abbassato lo oltrepassai. Mi sentivo sotto esame, in fondo vestita in quel modo, attiravo gli sguardi di tutti i ...
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