-
Treni da perdere I
Data: 10/11/2017, Categorie: Etero Autore: Nadim, Fonte: EroticiRacconti
... enfatizzati da un corto taglio di capelli. A fare da contraltare a questo aspetto un po' mascolino, un seno pieno, corposo e un'armonia di curve al basso vita. Ad occhio e croce sembrava avere la mia stessa età, poco più di un quarto di secolo. Dopo quel primo appuntamento divenne consuetudine incontrarci ogni volta che andavo a Roma. Gli anni trascorsero e Giulia conquistò traguardi professionali sempre più importanti. Dopo anni di gavetta la rete le aveva affidato la conduzione di una striscia quotidiana. Quella sera poco, prima di incontrarci per una cena, le era stato comunicato un appuntamento con un dirigente della tv nazionale per il giorno dopo. Il suo entusiasmo fu così coinvolgente da farmi perdere la cognizione del tempo con il risultato di mancare il mio treno di ritorno che era l'ultimo della giornata. Tentai di contattare un hotel per una stanza ma Giulia non volle sentire ragioni e decise che avrei dormito da lei. Quando arrivammo nel suo appartamento Marco, il suo convivente, non era ancora rientrato. Sapevo di lui che era un comico che tentava di salire alla ribalta del successo senza tuttavia avere grandi risultati. Grazie a Giulia avevo ottenuto delle sporadiche partecipazioni in alcune trasmissioni radiofoniche nazionali, ma la sua platea abituale era limitata ai telespettatori di alcune reti televisive regionali. Bevevamo un drink quando sentimmo il rumore della chiave nella toppa. Dopo pochi secondi entrò, scuro in viso e spiazzato dalla mia presenza. ...
... Giulia provò a presentarci ma la sua risposta non si preoccupò di celare un denso fastidio. Imbarazzato dalla situazione mi accommiatai dopo pochi minuti. Attraverso le pareti sottili della mia stanza ascoltai il violento litigio che prese il via dai rimproveri di Giulia per la sua scortesia. Compresi che l'episodio era solo servito come spunto per dare la stura ad una pressante malessere reciproco. Volarono urla e pesanti offese all'indirizzo di Giulia, tali da farmi perdere le staffe. Uscii dalla stanza con il sangue agli occhi e mi insinuai fra i due corpi ormai molto vicini e tesi allo stremo dalla furia dell'alterco. Marco mi sovrastava per imponenza fisica ma questo non spostò di un solo millimetro la fermezza con cui lo apostrofai e gli imposi di darci un taglio. Alla sua prima sorpresa seguì una risata canzonatoria e poi, d'improvviso, un violento schiaffo che mi fece sanguinare le labbra. Solo l'intervento di Giulia evitò che la situazione sfociasse in rissa. Minacciando, con il telefono in mano, una chiamata ai carabinieri impose a Marco di ritirarsi nella stanza da letto concedendogli solo quella notte per fare le valigie e lasciare per sempre l'appartamento. Tornai nella mia stanza e dopo qualche minuto mi raggiunse Giulia con l'occorente per medicare la mia ferita. Mi curava delicatamente, detergendo il sangue con un batuffolo di ovatta. Sentivo il suo fiato scivolare sul mio viso e il suo seno sfiorarmi le braccia. Guardavo il suo viso senza, tuttavia riuscire ad ...