1. Quella mattina...per un paio di leggins


    Data: 05/01/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: VoyeurBt

    ... Pochi minuti dopo vidi una macchina giungere dietro di me, camminava lentamente. Capii che erano loro. Mi superarono a passo d’uomo, si sporsero entrambi per guardarmi, capire che faccia avessi. Lei sembrava vestita da sera, con un abito scuro, lui in camicia e cravatta. Accennarono un sorriso, sembravano due tipi eleganti. Rimisi in moto e li seguii. La loro auto si addentrò in una stradina che sapevo non avere uscita. Si fermarono fin dove poterono e io con un’eccitazione che saliva a mille parcheggiai poco dietro di loro. Lui si tolse la cravatta e spostò lo specchietto in modo da farmi godere meglio dello spettacolo. Lei aveva già ribaltato il sedile. Sembrava non portare calze. Non aveva scarpe e con un piede si sfregava l’altra coscia. Con le mani si tirò giù la scollatura del vestitino. Emersero due tette enormi che lui prese subito in bocca con avidità. Mi slacciai i jeans, mi tirai giù anche i boxer. Con un occhio mi guardai intorno e intanto fissavo quello specchietto che in quel momento mi stava regalando uno spettacolo mai visto. Con l’altra mano iniziai a segarmi, allargai le gambe per stare ancora più comodo. Mi tolsi anche le scarpe, le calze, tutto. Passai una gamba sul lato passeggero e tirai indietro il sedile. Volevo godermi a pieno quello spettacolo.
    
    L’eccitazione era tale che d’un tratto ero incurante della possibilità di essere visto. Intorno a me c’era campagna, qualche trattore lontano e nulla più. Quel timore iniziale era scomparso del tutto per ...
    ... lasciare il posto ad una voglia che mi pervadeva in modo irrefrenabile.
    
    Il cazzo duro che avevo tra le mani lo immaginavo tra quelle tette stupende. Lui intanto si era slacciato i pantaloni aiutata da lei che con altrettanta avidità si gettò a succhiare il cazzo del suo uomo, enorme come quelle tette. Succhiava, succhiava, e quella testa che faceva su e giù facendo sobbalzare i capelli la immaginavo china su di me. Non avevo mai provato una tale eccitazione da solo. Ero incredulo di quanto piacere quella coppia mi stesse trasmettendo pur stando a diversi metri da me. D’un tratto arrestò la sua azione. Guardò lui negli occhi. Qualcosa forse li aveva distratti. Sembravano non voler più riprendere. Lei si risedette composta sul suo sedile, lui invece rimase con quel cazzo di fuori arrossato dal lavorio delle labbra della sua donna. Io mi guardai attorno per capire se ci fossero disturbatori. Regnava il silenzio. Fermai anche la mia mano per essere sicuro di avvertire anche il minimo rumore. Nulla. Poi successe. Lei aprì leggermente il suo sportello, lasciandolo accostato, come quando non lo si chiude bene per sbaglio. Per alcuni secondi rimasi fissi a guardarla attraverso lo specchietto. Era immobile, mentre lui sembrava più impaziente, forse desideroso di giungere ad un orgasmo pregustato. Capii che aspettava solo me. Eccitatissimo in tutta fretta mi rinfilai i boxer, poi i jeans, mi rimisi di corsa le scarpe senza nemmeno slacciarle e senza rimettere le calze. Non volevo far ...