Il mio nuovo vicino di casa
Data: 10/11/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: mtbp, Fonte: Annunci69
Da qualche settimana nel condominio dove vivo, avevo dei nuovi vicini. A quanto pare si trattava di una coppia con un figlio, sui 40 anni circa, almeno così me li aveva descritti mia moglie visto che io ancora non avevo avuto l’occasione di vederli in faccia. Dopo qualche giorno incontrai la moglie con il figlio con il passeggino, davanti l’ingresso del condominio. Visto che io mi trovavo davanti, aiutai la donna tenendole il cancelletto aperto per farla entrare con il passeggino e in quell’occasione ci salutammo e ci presentammo. Marika il suo nome, una bella donna, non troppo appariscente ma con le giuste forme, soprattutto con un bel culetto, impossibile non notarlo dopo che la stessa mi era passata davanti. Passarono diverse settimane e gli incontri con Marika si fecero più frequenti, visto che il mio ritorno a casa coincideva con l’orario di fine scuola. Del marito ancora nemmeno l’ombra, non che mi interessasse molto, ma giusto la curiosità di vedere almeno com’era. Un sabato pomeriggio stavamo rincasando a piedi con mia moglie e mia figlia da una passeggiata nel parco, li seguivo poco dietro perché nel frattempo stavo guardando i risultati delle partite sul cellulare e me ne stavo con la testa china quando sentii mia moglie ringraziare qualcuno. Alzai la testa e vidi mia moglie entrare con il passeggino dal cancelletto, qualcuno glielo stava tenendo aperto ma non riuscivo a capire chi fosse, visto che la siepe alta mi impediva di vedere, quando però mi avvicinai al ...
... cancelletto feci la mia grande scoperta. Un uomo, quell uomo, la sua espressione sorridente cambiò totalmente non appena mi vide, rimanendo incredulo così come anche io ero rimasto a bocca aperta nel vederlo. Ci fissammo per alcuni lunghi secondi in silenzio, tanto che mia moglie era già arrivata davanti la porta dell’ascensore. A rompere il ghiaccio fu lui, salutandomi con un buongiorno e un mezzo sorriso.
Ricambiai il saluto a bassa voce e con la voce tremolante, ero ancora fin troppo sorpreso da quella scoperta. Me lo lasciai alle spalle ed entrai, seguendo mia moglie che una volta in casa mi chiese se stavo bene, che ero pallido in viso.
Non ricordo il suo nome, non l’ho mai saputo in realtà, ma ricordo benissimo il suo viso, e non solo quello.
Tutto accadde un sabato pomeriggio di fine estate, ero in giro con la mia amata bici, una mountain bike per la precisione. Sapevo di un posto boschivo, un’oasi fuori città, dove avvenivano “strani” incontri, lo conoscevo avendolo già frequentato una volta diversi anni prima, ma poi per impegni familiari avevo smesso di fare certi incontri, per mancanza di tempo e posto. Quel giorno decisi di tornarci e come pensavo, anche quella volta quel posto non mi deluse, anzi, mi diede la possibilità di fare ciò che in fondo volevo fare da diverso tempo. Arrivato sul posto con la mia bici, andai laddove la prima volta ebbi il mio primo incontro con un uomo, una casetta di legno che si affacciava sul laghetto con delle finestrelle per ...