Il mio nuovo vicino di casa
Data: 10/11/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: mtbp, Fonte: Annunci69
... ammirare lo spettacolo che offriva quel posto, dove si udivano solo versi di animali e il rumore del vento. Anni prima là, appunto, ebbi la mia prima esperienza, mi ci portò una persona conosciuta in una chat che prima mi fece ammirare lo spettacolo di quel posto e poi mi diede il suo bell’uccello da succhiare, mentre se ne stava seduto su una panca di legno. A distanza di anni le cose erano leggermente cambiate, anche se lo spettacolo del posto rimaneva tale. Entrai ma non c’era nessuno, mi sembrò tutto così strano, lasciai la bici fuori e mi appoggiai a quei davanzali in legno per ammirare lo spettacolo. C’era un silenzio incredibile, quel posto ti faceva rilassare così tanto che mi persi in quel silenzio al punto di non accorgermi che un’altra persona stava per entrare. Ebbi un sobbalzo nel sentire quel rumore dietro di me, mi girai così di scatto che l’uomo che era appena entrato si scusò per avermi fatto spaventare. Fu questo che diede il via alla nostra bella chiacchierata, che mi fece scoprire una persona educata e tranquilla, anch’egli era venuto in bici come me e questo fatto fu argomento della nostra chiacchierata. Dopo una decina di minuti però arrivò un altro tipo, in quel momento mi ricordai di cosa ci facessimo lì e cosa succedeva in quel posto. L’uomo così mi chiese di andare a fare un giro e così accettai, lo seguii con la mia bici e continuammo la nostra chiacchiera. Da quel momento iniziammo a parlare di quel posto dal punto di vista degli incontri, mi ...
... chiese il perché mi trovavo lì e la mia risposta vaga non lo convinse affatto. Sorrise, sapeva che in realtà ero lì per altri motivi, i suoi stessi motivi. Mi chiese se conoscevo l’altra casetta, dall’altro lato del laghetto e alla mia risposta negativa mi ci portò. Era molto più grande della precedente, aveva un piano superiore e persino un piano sotterraneo. Me la mostrò tutta, soffermandoci nel piano superiore. Appoggiammo le bici da parte e ci piegammo per ammirare dalle finestrelle un po’ basse, il panorama. In quel momento lo vidi toccarsi il pacco con più insistenza, senza che però mi guardasse. Quel tocco continuo e quel rigonfiamento che si notava dai pantaloncini da ciclista, mi fece venire una gran voglia, ma siccome ero abbastanza timido non ebbi il coraggio di avvicinarmi. Per mia fortuna lui però era molto più spigliato, così approfittò di un mio ulteriore sguardo verso il basso e prese la palla al balzo.
- “Ti va di toccarmelo”, chiese sicuro di se.
Lo guardai imbarazzato, non rispondendo subito.
- “Dai, lo so che lo vuoi. Vieni”.
Così dicendo si tirò su, si girò appoggiandosi con le spalle alla finestrella e tirò giù il pantaloncino tirando fuori un membro sveglio ma non ancora del tutto duro. Dinanzi a quel membro mi sbloccai, mi avvicinai a lui e glielo presi in mano. Dopo una breve masturbazione mi spinse in giù. Abbassato sulle ginocchia, mi trovai col viso davanti a quel bel cazzo e così tornai a fare ciò che non facevo da tempo. Lo leccai a lungo, ...