Il mio nuovo vicino di casa
Data: 10/11/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: mtbp, Fonte: Annunci69
... lo seguii, il culo a contatto con il sellino mi faceva un po’ male, non riuscivo a star seduto per bene. Per fortuna il tragitto fu breve, ci addentrammo in mezzo al boschetto e nascosti in mezzo ai cespugli, continuammo a scopare, io a pecora e lui dietro di me fino a quando non venne. Da quel giorno, di lui non ebbi più notizia, tornai in quel posto diverse volte ma non lo incontrai mai più.
Ed ora, a distanza di mesi, eccolo spuntare nel mio condominio. La notte non dormii, pensai a lui e mi feci mille problemi. Sentii che la mia riservatezza era andata a puttane. Pensavo e ripensavo, non riuscendo a dormire. Da quel giorno ogni volta che lo vedevo era un colpo al cuore, ci fermammo diverse volte anche a parlare, mai da soli, sempre con mia moglie o la sua accanto, fino a quando una volta non ci incontrammo da soli. Parlammo del condominio, non fece nessun accenno a quell’avvenimento, parlammo del lavoro e di altre cose futili per poi salutarci. Fu talmente una chiacchierata così amichevole che mi fece rilassare, allontanare i miei dubbi e le mie paure, anche se non del tutto. Ci furono altre occasioni in cui ci incontrammo, anche da soli, e mai un riferimento a quell’accaduto. Capii che anche lui ci teneva alla sua riservatezza, in fondo avevamo da perderci entrambi, non aveva senso sbandierare la cosa ad altre persone.
Un sabato pomeriggio ero nel mio garage, intento ad aggiustare un fornello elettrico, con la saracinesca completamente aperta per far entrare la ...
... luce del sole, quando ad un tratto mi sentii bussare.
- “Posso”, chiese lui.
- “C…certo, entra pure”, risposi un po’ titubante.
- “Anche tu ti diletti nel fai da te”, mi chiese vedendomi indaffarato con il fornello mezzo smontato.
- “E si, cerco di aggiustarlo, o almeno ci provo”, risposi sorridendo.
Marco (questo il suo nome) si avvicinò a me, che me ne stavo seduto su uno sgabello, in quel momento vedermelo in piedi a pochi centimetri da me mi fece tornare in mente una scena già vissuta mesi prima.
- “Anche a me piace fare queste cose. Vedo che hai molti attrezzi”.
- “S..si si, qualcosina, non tanti”.
- “Bella bici”, disse indicando la mia mtb appesa al muro.
- “Grazie”, risposi un po’ imbarazzato.
- “Vedo che ci piacciono le stesse cose”, continuò.
- “Può darsi”, risposi io ancora più imbarazzato.
- “Beh, se ti va un giorno possiamo “RIFARE” un giro insieme”.
Sapeva, d’altronde non poteva essere altrimenti, ci bastò guardarci per capire. Non risposi e ci fu silenzio a lungo.
- “Tua moglie è in casa”, disse all’improvviso mentre girava per il garage.
- “Che intenzioni hai?”, risposi d’un colpo e un po’ impaurito.
- “Tranquillo, non ho intenzione di dire nulla, figurati, ci andremmo a perdere entrambi, questo lo sai pure tu”.
- “Già”.
- “Hai una bella moglie però, complimenti”.
- “Beh, anche la tua non scherza”, risposi a tono.
Sorrise.
- “Ok ok, 1-1. Forse è meglio lasciare le cose come stanno”, continuò.
- “E ...