1. Serata imprevista 11


    Data: 06/01/2020, Categorie: Incesti Autore: Vinni

    ... sei con me, e se sei pronto ad aiutarmi ed a reggermi il gioco, il discorso già te l’ho fatto, se per te è ok ce le facciamo tutte le donne che ti ho elencato e molte altre di più, con la reciproca soddisfazione di tutti, ma ho bisogno di sapere che tu sei incondizionatamente dalla mia parte, se ti metti a fare il geloso di Ivana ti escludi tutte le possibilità e questo bel pisello che hai va in pensione prima del tempo, allora che mi dici, dentro o fuori? -io al limite sarei anche d’accordo, ma come faccio a convincere Ivana? E soprattutto come può riuscirci lei? -Ivana è una troia Gino, io sono un uomo di mondo, fidati del mio giudizio, ti posso dire che è esattamente come Karina, una vera puttana da montare, povero te che non te ne sei accorto, tu vedi la ragazza trofeo e basta, io ci vedo molto di più, fidati ti ripeto dimmi che è ok per te, convinto me lo devi dire, e non ci sarà limite al godimento. Lui è perplesso, mi risponde “ok” quasi come non credesse che la possibilità di realizzare quello che detto, io ce l’abbia per davvero, ma io mi complimento con lui per la sua porcaggine, gli do corpose pacche sulle spalle, e lo avverto di non fare parola con Ivana di quello che è successo stasera, ...
    ... neanche che ho deciso di comprare il motorino a loro e la macchina a lui, “se Ivana fa domande tu cerca di essere evasivo, digli che hai capito che mi sono scopato Karina e nulla più”. Scendiamo dall’auto per pisciare, sembriamo due bambini quando per scherzo incrociamo i due flussi, quando però io allungo due dita sul suo scroscio e me le porto in bocca ad a succhiarle, lui mi guarda sbigottito, gli dico:”ti voglio molto più porco e disinibito di così, dobbiamo fare cose da pazzi insieme”, mi guarda divertito….. gli chiedo di tornare sotto al palazzo che sono passate le nove di sera e un Mercedes classe S in questo quartiere di merda, o è del boss degli zingari, o di un fesso di passaggio. Ci salutiamo, fa per alzarsi ma io lo fermo:”aspetta aspetta, e gli do una pacca anche sul culo, dicendogli:”questo culetto lo voglio tutto per me”, lui scuote la testa in segno di disapprovazione, ma sorride mentre lo fa, si avvicina al suo motorino ed io lo guardo allontanarsi, poi, come se si sentisse ancora il mio sguardo sul culo si gira di nuovo a guardarmi, ed io gli schiocco un bacio con la mano, lui rigirandosi fa lo stesso gesto che fece con Karina, si batte la tempia con il dito come a dire:”tu sei matto”. 
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