Daniela
Data: 09/01/2020,
Categorie:
Trans
Autore: jonny76
Quando il mio capo mi disse che mi avrebbe affiancato un nuovo collega per qualche settimana per formarlo, non stavo più nella pelle. Mi avevano dato la tanto sospirata promozione dopo anni di duro lavoro e sacrifici. Quando poi mi disse che il nuovo collega era una donna, la curiosità aumentava giorno dopo giorno. Non tanto perchè era una donna ma perchè nel mio settore le donne non sono tante e le poche che ci sono o sono brutte o se la tirano.Arrivò il fatidico giorno e alle 9.00 in punto sentii bussare alla porta dell'ufficio.-Avanti! - dissi incuriosito- Permesso. Buongiorno mi chiamo Daniela e sono la nuova collega.- Piacere sono Davide. Prego accomodati. Anzi, hai gia preso il caffè?- Si, ma ne prendo un altro volentieri così rompiamo il ghiaccio.- Ok faccio strada io.Le passai di fianco, e riuscii a notare alcuni particolari: lentiggini sul naso, piccolo ma proporzionato con un anellino sul lato sinistro, occhi verdi. I capelli neri erano legati a coda di cavallo sulla nuca e sulla fronte aveva una frangetta che si muoveva stuzzicante ad ogni movimento della testa.Parlammo del più e del meno durante quei dieci minuti alla macchinetta del caffè.Era vestita molto sportiva: jeans neri attillati e una polo Lacoste rossa a maniche corte. Era molto abbronzata nonostante fossimo ancora a giugno.Andammo in ufficio e lei si mise a sedere di fianco a me e io iniziai a spiegarle i primi accenni sul lavoro che avrebbe tra qualche settimana iniziato a svolgere.Ogni tanto lei mi ...
... fermava per farmi qualche domanda e io la guardavo fissa negli occhi. Caspita, era molto carina, non eccezionalmente bella, ma affascinate al punto giusto. E poi mi piaceva un casino come muoveva il naso mentre parlava. Ogni tanto mentre parlavo per interrompermi mi toccava il braccio con la mano, e mi piaceva tanto sentire il contatto della sua pelle con la mia. A mano a mano che andavamo avanti la sua mano rimase appoggiata sul mio braccio. Le se ne rese conto e subito su si scusò, ma io le dissi che non mi dava fastidio e lei si mise a sorridere imbarazzata. A dire il vero anche io ero imbarazzato perchè iniziavo al eccitarmi per una serie di fattori: la sua pelle morbida e abbronzata, il suo sguardo sensuale e il suo seno che si intravvedeva dalla scollatura della polo, mi avevano fatto venire un'erezione. Lei penso che se ne accorse perchè sempre più spesso iniziò a buttare l'occhio sul mio pacco rigonfio. E questo non faceva che aumentare l'eccitazione. La giornata andò avanti così anche dopo pranzo. A metà pomeriggio lei se ne andò dicendomi:/> - Non so se te l'hanno detto, ma io per i prossimi due giorni non ci sarò perchè ho appena preso casa e devo sistemarla, quindi mi sa che ci rivediamo lunedi.- Ah, no, non me l'avevano detto.Si vide lontano un miglio che c'ero rimasto male, ma lei mi disse:- Quindi se vuoi stasera possiamo vederci...non so un aperitivo, una pizza e così stiamo in compagnia. Io non conosco nessuno e mi sono trasferita a Milano qualche giorno fa.- ...