La sconosciuta del treno
Data: 10/01/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: @@@@@@@
... fissare, mi alzai, mi diressi nel bagno del treno posto proprio dietro i nostri sedili. Percepi'una presenza dietro me, ma non feci caso a chi fosse. Fino a quando, aprendo la porta metallica e fredda del bagno, qualcuno pose la sua mano sulla mia, da dietro,sussurrandomi all'orecchio con voce suadente roca " se stuzzichi devi aspettarti una reazione...fammi entrare con te". Ci misi un po di forza per girarmi a guardare chi fosse anche se avevo capito quasi subito chi fosse. I suoi occhi erano ora languidi e accesi di una luce di desiderio , le sue labbra lucide e volitive cercavano le mie, il suo respiro affannato. Non esisti nel un istante. Feci un passo indietro e le feci spazio per entrare insieme a me in quel minuscolo bagno puzzolente, dal quale entrava un filo di aria a causa di quel finestrino dall'apertura così piccola. Appoggiai la mano su quel lavandino metallico e mi ci aggrappati letteralmente. Non so perché. "Cosa vuoi farmi?" Chiesi io. La bruna senza colpo ferire, mi mostrò i suoi seni scuri dai grandi capezzoli, uscendoli nudi ed in tutta la loro pienezza, direttamente dalla canottierina color carta da zucchero. Mentre con l'altra mano spinse e chiuse la porta dietro di noi. " Voglio che mi guardi attentamente come hai fatto di la', Mentre ti toccò un po'" e, passandosi la lingua morbida e rosa su quelle belle labbra lucide sbafandosi un po' di rossetto, mi afferrò per i fianchi, tiro' giù la zip dei miei jeans e infilò la sua mano dentro le mie mutandine ...
... bianche di pizzo. Mi accorsi solo allora di quanto fossero appiccicate al mio sesso e di quanto questa sconosciuta mi avesse eccitato. Quasi incredula per quanto mi stava accadendo, al tocco della sua mano postasi a coppa sul mio essere donna, sobbalzai di piacere, eccitazione, curiosità. Mai prima di allora avevo potuto pensare di avere rapporti sessuali con una donna. Men che meno con una sconosciuta. Men che meno su un treno in corsa. Sapevo soltanto che tutto questo mi piaceva e non mi portava se qualcuno avesse potuto beccarci in flagranza, non mi importava assolutamente nulla se qualcuno mi avesse sentito ansimare di piacere. Era un qualcosa di inaspettato, qualcosa che stavo accogliendo con estremo piacere. E che avrei portato con me in tutti i viaggi futuri. Le sue dita sapienti uscivano ed entravano da dentro di me, inarcavo la schiena e iniziavo a sudare. Sospirai sempre più vogliosa ed eccitata, mi avvicinai al suo orecchio e la pregai di farmi godere facendomi avere un orgasmo. Allargai la mia gamba e la misi sulla tazza del bagno. Feci in modo di calarsi quasi totalmente i pantaloni facendoli arrivare fino alle caviglie e con loro le mutandine. "Che bella figa". Prese il mio viso e se lo sbatte' in mezzo ai suoi seni tondi. " Tu succhia". Obbedi' come obbedisce una cagnolina fedele alla sua padrona. Non lo avevo mai fatto prima ma il tutto mi veniva oltremodo naturale. Presi a leccare come fosse un succulento e saporito cono gelato, uno dei suoi due capezzoli che la ...