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La sconosciuta del treno
Data: 10/01/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: @@@@@@@
... mia bocca non riusciva a contenere. L'eccitazione cresceva sentivo i miei umori bagnarmi l'interno cosce mentre ora tutta la sua mano entrava ed usciva stantuffando veloce. I suoi gemiti ed i miei si confondevano con lo stridente rumore del treno che correva veloce. Sollevò la mia faccia dai suoi seni e si ingionocchio' davanti a me. Si tuffo' con quelle sue belle labbra sulla mia fica liscia e prese da prima a mordere il mio bottoncino, poi infilando contemporaneamente due dita, a succhiarmelo mandandolo in estasi assoluta. Con il braccio cercavo invano qualcosa da stringere, non trovai i suoi seni perché questo avrebbe voluto dire farla staccare da me e io questo non lo volevo di certo. Allora presi a tirarmi i capelli,a graffiarmi il collo, a poggiare entrambe le mani su quel caschetto moro che si muoveva felpato su me. Era come se volevo che mi entrasse dentro con tutta la testa, volevo godere non mi importav di null'altro. Le sue mani spalancarono le mie grandi labbra, mentre questa sconosciuta faceva stantuffare a ritmo costante la sua lingua dentro e fuori da me. Con lo sguardo mi entrava dentro l'anima, non toglieva gli occhi di miei, ci siamo guardate dentro tutto il tempo in cui mi ha fatto raggiungere il paradiso. Con uno strilli finalmente raggiunsi l'orgasmo. Fu un esplosione di piacere. Fu, forse, l'orgasmo più intenso. La sconosciuta mi continuò ad accarezzare con la lingua proprio li, per un tempo inquantificabile. Poi io le sorrisi e la ringraziamo. Ci ricomponemmo in silenzio. Lei per prima aprì la porta e se ne andò. La cercai nemmeno tanto con lo sguardo quando tornai al mio posto. Ma non la trovai. Non la rividi mai più in effetti. Ma continua a far parte dei miei voli pindarici non solo durante i miei viaggi, ma anche e soprattutto nel mio letto vuoto, nelle sere di solitudine. E anche nei bagni del treno, quando il ricordo è troppo vivo, per poter riuscire a contenerlo tutto e solo nella mia testa.