1. 1 La mia nuova socia in affari


    Data: 14/01/2020, Categorie: Masturbazione Autore: Marco Amorini, Fonte: EroticiRacconti

    ... problemi legali che stavamo affrontando, ed eravamo ancora alla scrivania a leggere le bozze dei contratti quando lei si alzò di colpo e disse -basta, ho proprio bisogno di masturbarmi. Rimasi spiazzato non poco, pensai fosse una delle sue solite uscite strane. E invece mi guardò e sorridendo mi chiese se non lo facessi anche io per rilassarmi. Credo che balbettai qualcosa ma non fui in grado di dare una risposta. – Io mi metto sul letto. Vieni anche tu? Ancora non riuscii a dare una risposta di senso compiuto. Mi prese per mano e mi tirò in camera. -Vuoi che ti aiuti? Dissi, sentendomi immediatamente dopo un coglione. Rise. - Magari dopo. Adesso mi è venuta un’idea interessante. Farai quello che dico io? – si farfugliai Mi guardò dritto negli occhi, sorridendo, con una intensità tale da fami venire una erezione solo così. Entrammo in stanza. Lei che non staccava gli occhi dai miei e che mi tirava per la mano camminando lentamente all’indietro. Arrivò al letto e mi lasciò la mano, ma continuò a guardarmi negli occhi. Si chinò e si sfilò le mutande. Poi mi chiese se portavo i boxer. Dissi di si. Mi sfilò lentamente i pantaloni della tuta. Avvicinai la mano ai suoi capelli ma la fermò. – Non ti ho detto di toccarmi. Fai solo quello che ti dico io. Chiaro? Mi lasciò lì e andò a sistemare dei cuscini, poi si sdraiò sul letto e mi disse di sedermi di fronte a lei. Mi disse esattamente come farlo, perchè mi disse che voleva vedere la mia erezione sotto i boxer. Poi ricominciò a ...
    ... fissarmi negli occhi – ora guardami godere. Allargò lentamente le gambe rivelando una figa perfettamente depilata e già lucida di umori. La situazione eccitava anche lei. Iniziò a sfiorarsi, lentamente, mentre l’altra mano teneva aperte le grandi labbra. Ansimava, mentre io non riuscivo a staccare gli occhi dai suoi. Iniziai a toccarmi anche io ma lei mi fermò. Voleva che la guardassi solamente. Poi chiuse gli occhi, accelerò il ritmo. Due dita della mano destra ora sparivano e ricomparivano, dentro e fuori da quella figa rumorosa mentre la sinistra aveva aperto la camicia e le toccava con forza i seni. Godeva, godeva forte. Poi aprì di nuovo gli occhi. – Ti prego, leccamela. Adesso! Avevo il cazzo che scoppiava. Mi avvicinai. Le misi le mani sulle caviglie e le feci correre lungo le gambe morbide e lisce fino a sfiorare la sua mano che ancora la penetrava. Avvicinai la faccia lasciando che la mia barba solleticasse il suo interno coscia. Allargò ancor di più le gambe. Mi ci tuffai. Iniziai a leccarle il clitoride e a succhiarglielo un po’. Una sua mano era tra i miei capelli, l’altra sul seno. Le mie le cingevano i fianchi e correvano su quel culo meraviglioso. “si... dai... continua così.... Fammi godere. Fammi venire!! “ continuava a dire, finchè non iniziò a tremare alzando il bacino verso il mio volto e prendendomi per i capelli con forza con entrambe le mani. La sentivo emettere uno strano verso, quasi volesse soffocare un urlo digrignando i denti. Era un lago, e io cercai ...