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Sarde a Miami II - Sopravvivenza in ufficio
Data: 11/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Orlando, Fonte: EroticiRacconti
... Salinas era molto rischioso, non avevano libertà di parola ed il confine tra una supplica e una pretesa è sottile ma non c'era altra scelta, bisognava parlargliene. Riuscirono ad entrare in argomento quando Salinas si prese una pausa dal lavoro salendo sul tetto dell'azienda portandole con sé per farsi massaggiare i piedi dolenti per via delle scarpe di cuoio che indossava e nel mentre fumò una sigaretta. Evidentemente non usarono le parole con la dovuta accortezza perché Salinas si adirò molto. Lasciò il tetto, prese le scale e raggiunse il suo ufficio portandosele appresso prendendole forte per un'orecchio e costringendole a stare basse con la schiena curva. Non afferrò i loro capelli perché erano sporchi, unti e gli facevano schifo. Era furibondo, volle assicurarsi che quella fosse l'ultima volta che le sue due schiave avanzassero delle pretese. Entrò in ufficio con Valeria e mollò l'orecchio di Laura, a quest'ultima Salinas ordinò di aspettare il suo turno fuori. -*Tu aspetta fuori, scrofa di merda.*- Tanti sentirono quelle parole e se la risero. Laura arrossì di botto, sentiva gli sguardi di derisione dei colleghi addosso. Sciock Laura sentì un potente schiocco e un gemito di Valeria provenire dall'interno. -*Conta lurida troietta sarda, conta!!!*-gridò Salinas dentro l'ufficio. Laura vedeva i colleghi di lavoro fare finta di lavorare al pc o occuparsi di alcuni documenti ma tutti stavano trattenendo a fatica le risate ed ogni tanto lanciavano occhiatacce di scherno ...
... a Laura che stava sudando freddo ed era sempre più rossa in volto. Sciock sciock sciock sciock sciock -*D-due...t-tre...quattro...cinque...*-Valeria contava con dolore. Laura sentiva quei colpi nei timpani, si mise le mani sulle orecchie come per proteggersi. Sciock sciock sciock Erano colpi violenti, feroci. Laura sperava che il suo turno non arrivasse mai, egoisticamente sperò che ogni colpo inferto a Valeria fosse sempre il penultimo, che il suo supplizio fosse continuato il più a lungo possibile. Laura venne presa dal panico quando non sentì più alcun rumore provenire da quell’ufficio. Aspettò che il rumore di schiocco riprese ma non successe e quando vide la porta leggermente schiudersi le si gelò il sangue. -*Entra troia!!!*- Laura entrò come a volersi nascondere agli occhi dei colleghi e non udire più i loro ridolini. Ma appena varcò la soglia desiderò tornare fuori quando vide Salinas con una cinghia di cuoio più robusta del solito. Valeria era in ginocchio, piangeva con le mani sopra la testa rivolta verso un angolo dell'ufficio. Il suo sedere era bello rosso ed usciva un po' di sangue, quella spessa cinghia ha rotto diversi capillari dei suoi glutei. -*Quella cogliona non è neppure capace di contare fino a cinquanta. Adesso conti tu.*-Salinas indica a Laura la sua scrivania. -*Poggia i gomiti sulla scrivania, alzati la gonna e spingi in fuori quel grosso culone che ti ritrovi.*- Laura si avvicinò alla scrivania tremando con gli occhi fissi su quella cinghia così ...