1. Come io e mia zia (super popputa) siamo finiti a l


    Data: 17/01/2020, Categorie: Anale Maturo Tabù Autore: datteroblu, Fonte: xHamster

    ... sarebbe stato magnifico.Mentalmente ringraziai lo zio, poi ricominciai a leccarle la fica, come un cane devoto, mentre pigiavo un dito medio nel caldo ano. Il respiro lamentoso della vecchia era pesante e adesso tradiva goduria allo stato puro.Non ce la facevo più e mi misi velocemente in posizione, puntai il glande all’imbocco della gnocca, Con le dita lei si assicurò che la posizione del mio cannolo fosse corretta. Ci guardammo negli occhi, e poi all’unisono ruotammo i nostri ventri e insaccai il mio sesso nel suo. Dopo secondi in cui restammo fermi in preda a un inebriante piacere, iniziammo a muoverci, a fottere. La zia finalmente appagata mi sorrise, ed eravamo infoiati da morire e stavamo facendo le corna allo zio, che russava nella stanza vicina!Ed ebbi subito la sensazione chiara che i nostri corpi, i sessi fossero perfettamente affiatati, come se in pochi minuti avessero preso le misure. La fica della zia era calda e accogliente, la vulva si contraeva con lo stesso ritmo con cui immergevo il cazzo, E il gusto prodotto dallo sfregamento di membrane era inebriante; anche stando sotto, lei muoveva il bacino e teneva sollevate le ginocchia, quel tanto che glielo consentivano le massicce mammelle. Iniziò ad ansimare e sudare mentre infoiato, in preda a una libidine euforica, la fottevo come mai aveva pensato potesse accadere. Ficcare era bellissimo. Il calore e il godimento esplodeva dai centri nervosi del mio cazzo e si propagava nel basso ventre, nel torace nel petto ...
    ... e osservare la zia che respirava focosamente, vedere i meloni sobbalzare ad ogni colpo e intuire che le contrazioni potenti della sua fica sembravano coordinate con i miei affondi e con le contorsioni del collo e lo spalancarsi affamato dei suoi occhi rivolti verso il cielo, era incredibilmente porno, arrapante. Penso che per lei, nonostante il grande affetto familiare, dovesse interpretare la situazione come una incredibile, imprevista e goduriosa rivincita, lei la povera contadina che non aveva studiato, la sempliciotta sorella maggiore che nessuno considerava e che si era sacrificata in una vita casalinga e nel lavoro di campagna, lo aveva fatto diventare duro a un professore di 29 anni e ora si stava facendo scopare da questo suo nipote, dal genio di famiglia, che pur avendo studiato, gloria di tutta la parentela, stravedeva per le sue grasse tettone e per il suo vecchio culo. Con questi turbinosi pensieri, che indovinavo, mi offriva le titaniche mammelle, con questa smania giunse all’orgasmo e venne con un lungo sussulto. Ne approfittai per riposarmi. Fottere con quel vecchio troione era fantastico, ma spossante. “Ti sei stancato?” mi chiese amorevole. “Un poco, ma ti fotterei fino a crepare, zia”. Mi toccò con le dita la bocca e guardandomi negli occhi: “Fammi mettere di sopra”.Con gratitudine, mi stirai mentre lei si sollevò, con fare impacciato, ma con uno sguardo che tradiva brama carnale mi carezzò il petto: mi aspettavo che a questo punto lo prendesse in bocca, ma ...
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