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Finalmente al Glory Hole (parte III)
Data: 20/01/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Marta G.
... allora si unì alle mie richieste di sperma. Questo nostro continuo supplicare non lasciò assolutamente indifferente lo sconosciuto. Dopo poco tempo infatti cominciò a grugnire come un porco e il suo bel cazzo prese a schizzare un fiume di sborra. Schizzava al ritmo con cui io facevo su e giù con le tette e ogni spruzzo mi colpiva il mento per poi colare lungo il collo fino al solco tra i seni. Sembrava davvero non finire più di farla. “Cavolo ma quanta ne ha?” strillò Cinzia “saranno stati almeno dieci giorni che questo non si svuotava” Lasciammo che il cazzo finisse di scaricare tutta la sua mercanzia e lo guardammo afflosciarsi tra le mie tette, poi l’anonimo dall’altra parte lo ritrasse ringraziando. Ero coperta di sperma caldo, sui seni, sulla pancia e il rivoletto di liquido seminale si era fermato a causa dell’elastico delle mutandine altrimenti sarebbe colato anche più giù. “Marta vogliamo sfilarcele le mutandine, ormai sono tutte bagnate, mica mi dirai che ti vergogni di me? Non sarebbe la prima volta che ti vedo completamente nuda” “Ma no figurati, ma sai il contatto del tessuto bagnato dello slip sulla fighetta mi ha sempre arrapato molto. Non saprei perché. Comunque ora le sfilo” Ci togliemmo entrambe le mutandine e guardando il cavallo delle mie quasi mi vergognai un po’ per quanti umori ci fossero e lo noto anche la mia amichetta chiaramente. “Accidenti Marta anche tu ti bagni da morire eh? Bene, bene queste belle mutandine fradice adesso le usiamo per segare ...
... il nostro prossimo amico. Vedrai appena gli dico cosa sto usando per masturbarlo come impazzisce” mi disse ridendo la mia compagnia di giochi. “Sai che non avevo mai pensato a una cosa del genere?” “Perché pensi ti abbia fatto tenere addosso le mutandine fino ad ora Marta?” “Ne sai proprio un più del diavolo tu!” dissi scherzando. Intanto la fighetta inizia a dolermi un po’, tutti quei cazzi che avevamo fatto godere mi avevano eccitata non poco e a desso sentivo il clitoride pulsarmi come non era mai successo prima. Non potei trattenermi dallo scendere con la mano sotto la strisciolina di pelo pubico che avevo ben rasato prima di partire e dal toccarmi un attimo lì, sul punto più sensibile. “Ehi porcellina, cosa fai? Ti vedo sai?” disse Cinzia “Lo sai che guardarti mentre ti tocchi coperta di sperma mi manda in estasi?” “Scusa ma non ho saputo trattenermi” Mentre mi toccavo, Cinzia prese a leccarmi le tette e il pancino ripulendomi dall’abbondante sborrata che avevo preso prima. La sua lingua leggera e saettante sul mio corpo, unita al tocco delle mie dita sul sesso mi fece perdere subito il controllo. Sentii l’orgasmo montare immediatamente ed era uno di quegli orgasmi impossibili da fermare, potente mi squassò tutta, dalla figa, passando per la schiena e finendo nella testa. Non riuscii a trattenere i gemiti del mio piacere che durò un bel po’. “Brava godi, godi, non fermarti” mi diceva la mia amica mentre stavo provando uno degli orgasmi più intensi che avessi mai avuto. ...