101 - Mamma Lucrezia senza freni e sempre più vacca
Data: 21/01/2020,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
Con Mariella ci sentimmo il mattino seguente, mi chiamò ancora lei, confessandomi che aveva dormito male, il sonno era stato particolarmente agitato e mi aveva sognata mentre facevo l�amore con lei e con mio figlio Mattia. Le era rimasto impresso indelebilmente il cazzo di mio figlio, non ne aveva mai visto, nemmeno nei film hard, uno uguale. Ridendo le dissi che forse, nel momento del concepimento, pensavo troppo al cazzo che mi stava fottendo e che avevo concentrato tutte le mie energie proprio sull�attributo di quello che sarebbe divenuto mio figlio. Lei rise di gusto e mi pregò di andarla a trovare, solo così, giusto per prendere il solito caffè e chiacchierare un po�. Avevo un sacco di riparazioni da fare, avrei dovuto cucire tutto il giorno e le spiegai che non mi sarebbe stato possibile andare io da lei, ma che se voleva poteva venire lei da me, io cucivo e intanto chiacchieravamo. Non ci pensò su nemmeno un secondo e acconsentì subito, così dopo pranzo, verso le quattordici lei era già lì. Normalmente vestita da porca, con una camicetta bianca di lino trasparente, senza reggiseno sotto e una gonna blue con uno spacco anteriore a livello inguinale. Ero curiosa di vedere se sotto a quella sottana portasse o no le mutande.Preparai il caffè e lo bevemmo assieme, comodamente sedute in poltrona, lei di fronte a me teneva pudicamente le gambe unite spostate verso destra e non mi dava modo di soddisfare la mia curiosità. Portai il carrello con le ruote, contenente fili e ...
... aghi, vicino alla poltrona e buttai sul divano una decina di paia di pantaloni, ne presi uno e iniziai a cucire. Ogni tanto sbirciavo le sue gambe fin quando lei se ne accorse e con fare provocatorio le allineò dritte verso di me e poi oscenamente spalancò le cosce. La sua figa era nudissima e depilatissima, lei mi guardò e mi disse che aveva capito dai miei sguardi insistenti che avevo voglia di vedergliela e mi chiese se mi piaceva sempre. Le risposi languidamente di si e lei mi domandò se potevo fargli vedere la mia, aprii a mia volta le gambe ma la mia intimità era celata dalle seppur esigue mutande. Mi pregò di non scomodarmi che avrebbe provveduto lei a sfilarmele e così fece, poi senza nemmeno sfiorarmi si sedette ancora di fronte a me. Mi pose poi un quesito, voleva sapere se mi sarebbe piaciuto vederla mentre si masturbava. Solo l�idea, fece si che una certa quantità di umori allagasse la mia figa ormai perennemente in calore. Acconsentii con un cenno del capo, mentre l�ago che tenevo in mano mi si piantò su di un polpastrello dal quale fuoriuscì una goccia di sangue. Mi misi il dito in bocca e me lo succhiai. Lei credette che fosse un segnale carico di erotismo e a sua volta tolse il dito che teneva infilato nella figa e se lo portò alle labbra succhiandoselo e leccandolo come solo una vera grande baldracca sa fare. Riportò la mano fra le gambe e riprese a masturbarsi. Io la guardavo in trance, lo sguardo fisso fra le pieghe della sua figa, due dita lentamente ...