101 - Mamma Lucrezia senza freni e sempre più vacca
Data: 21/01/2020,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... scivolavano fra le grandi labbra, partiva dal clitoride che si massaggiava con un movimento circolare, sfarfallandogli sopra e poi i polpastrelli scorrevano verso la sua lucida apertura, le dita si piegavano e si infilavano all�interno, le muoveva dentro e fuori, poi unì al medio e all�anulare anche l�indice e si penetrò ancora. Dalla sua bocca spalancata usciva un mugolio continuo, il mignolo si allineò alle altre dita, l�ingresso della caverna ora era parecchio largo e lei fece fuoriuscire tutte le dita da dentro e tornò a tormentarsi il clitoride, lo massaggiò lungamente, poi scese ancora e unì le dita della mano destra formando una specie di cono e le spinse dentro fino alle nocche. Intanto io, buttati sul divano i pantaloni che stavo cucendo, ficcai la mano fra le gambe dischiuse e iniziai a sguazzare fra le pieghe della mia figa allagata e colante. Ero eccitatissima ed elettrizzata dallo spettacolo in diretta che stavo vivendo. Mariella piegò il busto lievemente in avanti e spinse ancora la mano dentro la vagina. Si fermò un attimo e poi spinse ancora, l�intera mano scomparve dentro la scivolosa voragine che si era creata. Fuori era rimasto il braccio fino al polso, tutta la mano era sparita dentro la sua spaccatura enormemente dilatata. Ansimava e ululava, compresi dai suoni sempre più ravvicinati che emetteva e dai movimenti più rapidi della sua mano, che vedevo entrare e uscire, che stava per godere e in effetti un ahhhggghhh prolungato mi fece capire che era giunta ...
... ad assaporare un orgasmo stellare. Mi accorsi che anche per me stava per sopraggiungere l�estremo godimento e rovesciai il capo all�indietro sditalinandomi con furia fin quando fui a mia volta squassata prepotentemente dal piacere intenso che, come sempre, mi lasciò assolutamente priva di energie.Ci ricomponemmo e assieme ci trascinammo fino in bagno, ci rinfrescammo e finalmente abbandonammo le nostre stanche membra sulle comode poltrone.Una sensazione di insoddisfazione di frustrazione, mi prendeva sempre appena dopo essermi masturbata. Chiesi a Mariella se per lei era la stessa cosa e lei mi confermò le stesse mie impressioni. Le feci notare che il giorno che avevamo fatto sesso vero, con baci e toccamenti vari, leccandocela a vicenda, non avevo provato lo stesso senso di inappagamento. Anche lei mi confermò la stessa cosa.Si mise a ridere e mi chiese se avevo un fallo finto, per provare a ficcarcelo dentro e capire se ci soddisfava a pieno o no. Le risposi che non possedevo simili artifizi, io ero una donna indottrinata e timorata di Dio. Possedevo casomai un crocifisso appeso alla parete in camera da letto, ma non sicuramente un cazzo finto. Si mise nuovamente a ridere. Erano le diciassette e lei mi disse che se ne doveva andare. Così la accompagnai alla porta e mentre, in pratica sul pianerottolo, lei mi prendeva il viso tra le mani e mi baciava ficcandomi la lingua in bocca, le porte scorrevoli dell�ascensore si aprirono e comparve Mattia. Ci guardò e ridendo ci disse ...