1. Non ti scorderò


    Data: 24/01/2020, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... azzurri con un seno prosperoso, che solamente una donna che non ha ancora compiuto i venticinque anni può avere. La tuta aderente e sgambata che utilizzava come pigiama mostrava due gambe slanciate.In quell�istante deglutii a fatica pronunciando un ciao sommesso e un po� imbarazzato, giacché m�aspettavo un trattamento altezzoso, compassato e gelido, come unicamente noi donne sappiamo essere a quell�età, per di più con chi non &egrave omologato né riconosciuto secondo i nostri parametri e i nostri comminati e imposti principi, viceversa, lei mi sorrise, peraltro partecipe lasciandomi senza parole, facendo i complimenti alla sorella per la scelta compiuta. Io esitai un istante e poi mi presentai, dal momento che sorrisi anch�io perché non volevo fare la figura della ragazza imbarazzata e insicura con una pivellina, eppure non riuscivo a smentirlo neanche verso me stessa, in quanto lei m�aveva colpito, emozionato ed entusiasmato notevolmente. Il fischio improvviso della caffettiera mi venne in aiuto, perché sembrò un�inattesa liberazione, dato che pensai fra me:�Adesso bevo lestamente la mia tazzina di caff&egrave e poi scappo via dagl�imbarazzi�.Lei, invece, al momento d�apparecchiare con le tazzine ancora vuote sulla tavola, mi servii mettendosi alle mie spalle, mi sfiorò il braccio pelle contro pelle, poi con un movimento apparentemente involontario mi passò il dorso della mano sul seno coperto dalla lunga camicia che per l�occasione indossavo come pigiama. Un brivido mi ...
    ... percorse tutta la schiena e nello stesso tempo sentii l�odore peraltro non detestabile né sgradevole delle sue ascelle, però intenso: in quel momento non mi dava fastidio, anzi. Dovevo resistere, in fondo ero appena uscita da una notte d�amore con la mia amica del cuore, siccome me lo ripetevo di continuo, tuttavia adesso più me lo ripetevo e più mi eccitavo.Lei sembrava conoscere i miei punti deboli, per il fatto che parlava a pochi centimetri di distanza della mia bocca, dato che il suo respiro e il suo alito caldo alla vaniglia lasciasse intendere a un olfatto accorto come il mio quell�eccitazione ormai cavalcante e irrefrenabile. Io volevo resistere, restare salda, perché ho un mio codice personale di condotta e di criterio, per i più tuttavia piuttosto astruso, ermetico e incomprensibile, dal momento che deludevo tradendo il mio uomo con una donna, ma pur sempre rigoroso e scrupoloso nel cercare di non addolorare né ferire chi non lo meritasse. Quella sua tutina però non nascondeva più quei durissimi capezzoli, io potevo resistere, perché a trent�anni ero abituata a essere corteggiata da uomini e da donne ai quali avevo saputo dire tante volte di no. In quel momento però, io me la prefiguravo nuda, bella come la sorella, bensì più giovane e addirittura più acerba, quel sogno sembrava concretizzarsi, per il fatto che ogni volta il suo respiro avvolgeva il mio collo e le sue mani cercavano un contatto con le mie. Io me ne andai nella sala per guardare la TV, sperando che ...