1. In Spiaggia


    Data: 24/01/2020, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: A_Scrittore, Fonte: RaccontiMilu

    ... mie guance.-"Non devi sentirti così... Certe pulsioni non si possono reprimere..."-Il suo volto si avvicinò pian piano al mio e il suo bacio mi travolse come un treno in corsa. La testa riprese a scoppiarmi intanto che le nostre labbra si univano. Chiusi gli occhi lasciandomi trasportare dalle emozioni, le nostre lingue infuocate si intrecciavano, mentre le sue mani premevano dietro la mia nuca tenendomi saldamente incollata a lei. Io e Lucrezia limonavamo come due folli innamorate, tutto assunse connotati surreali e il nostro contatto fisico mi immerse talmente tanto in quella situazione che non volevo più fuggire. Ad un tratto, però, tutto si sciolse facendomi ritornare con i piedi per terra e lasciandomi sulle labbra un senso di amarezza. Ne volevo ancora, ma riaprendo gli occhi incontrai il suo sguardo rimproverante.-"Non qui"- disse lei porgendomi una mano.Io accettai e le nostre mani si unirono in una stretta calda e morbida. Mi portò con se sotto all'ombrellone e, riprendendo al volo tutte le nostre cose, ci incamminammo in ciabatte verso la sua auto, ponendo i bagagli nel portellone. Il viaggio durò un po', e da quello che potevo notare la strada che prese Lucrezia non era la stessa che facevamo per tornare a casa. Eppure lei guidava con totale scioltezza e rapidità, finché non prese una strada di campagna, sterrata e che dava su un infinito prato al cui orizzonte si vedevano solo colline e campi coltivati. Il sole comunque non era svanito: buttando un occhio ...
    ... all'orologio sul cruscotto appresi che erano le otto, ma non sentivo fame come tutte le sere. Ci fermammo lontani dalla strada e scendemmo. Lucrezia mi fece cenno di svestirmi e non potevo che ubbidire alle sue richieste: mi tolsi le ciabatte e subito avvertii l'erba punzecchiarmi le piante dei piedi. Tutto sommato devo dire che era molto piacevole, poi mi tolsi il costume. Avvampai, mentre lei aprì lo sportello posteriore dal suo lato e sparì chinandosi con il busto all'interno. Qualche minuto dopo riemerse, rassicurandomi che era tutto ok. Mi disse di sedermi lì e accettai il suo invito mettendomi in modo tale che lei potesse amarmi. Non sapevo che marca fosse ne il modello, ma la seduta era molto confortevole e non appena trovai la posizione corretta, Lucrezia si inginocchiò sull'erba, facendomi provare qualcosa di incredibile e sensazionale: divaricai leggermente le gambe mentre le sue mani tastavano la mia intimità grondante di umori e la sua lingua stuzzicava i miei duri capezzoli, facendomi liberare piccoli gemiti di piacere. Dopo qualche minuto raggiunsi livelli di eccitazione così elevati che il suo organo del gusto prese ad assaporare la mia fica, rivolgendo alle mie gambe e alle mie cosce dolci carezze, per non parlare delle sue pennellate: in poco tempo passò a stimolarmi il clitoride facendomi godere come una pazza. Tra un grido e l'altro di piacere, mentre il respiro si fece ansimante, lei capii al volo che avevo fortemente bisogno di essere penetrata. Alzai la testa e ...