1. Tradimento in rete


    Data: 24/01/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    Tradimento in rete.
    
    Prima parte (di due)
    
    Mia moglie mi aveva rotto il cazzo.
    
    Erano passati i classici sette anni di matrimonio e il sesso ormai languiva.
    
    Io dicevo “Mi manca solo di non poter scopare” e lei mi rispondeva “Mi manca solo di dover scopare”.
    
    In realtà, anche a me era passata la voglia di scoparla così, allo stesso modo. Ma prima di cercare outdoor una partner con cui divertirmi a letto, volevo davvero capire se era finito il rapporto fisico.
    
    Il fatto era che io e mia moglie stavamo benone insieme e una scaduta sessuale non era certamente una ragione buona per litigare.
    
    Però dovevo scopare. Non dico tutti i giorni, ma almeno una volta in settimana. Per una volta al mese era disponibile anche mia moglie, ma a me non bastava e comunque non c’è nulla di più afflosciante di una donna che scopa perché deve e non perché vuole.
    
    E fu così che cominciai a cercare i rete, pur restando guardingo e deciso a non procedere oltre il contato virtuale. Il sesso ludico, a volte, aiuta a scaricare quello reale.
    
    Dapprincipio non fu una bella esperienza. Sembrava che tutte quelle che si rivolgevano alla rete fossero fuori di testa. Le più erano ninfomani assatanate, molte volevano farmi entrare nel letto insieme col marito. Altre ancora avevano bisogno di dare sfogo a particolari perversioni naturali. Non male queste ultime, se avessi avuto un buon rapporto di base con mia moglie. Ma quello che cercavo era una sana e consapevole libidine, quella che secondo ...
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    Le più, purtroppo,avevano semplicemente il marito stronzo. Più o meno come lo era mia moglie con me. La verità è che si hanno ritmi diversi e dopo un certo numero di anni anche piccole differenza si ingigantiscono.
    
    Ci vogliono tolleranza e buona volontà, ma da entrambe le parti.
    
    Ed è stata una donna che aveva il marito stronzo come mia moglie quella che ha suscitato il mio interesse in rete. Si chiamava Ivana, o meglio così diceva di chiamarsi, dato che anch’io avevo dato un nome diverso da quello vero. Mi ero presentato come Ugo. Un nome corto e non troppo comune.
    
    Dopo alcune chattate, ci siamo accorti di avere molte cose in comune. Interessi affini ed entrambi desideri sessuali impagati.
    
    Come si usa in internet, abbiamo chiacchierato a lungo di sesso, ragione per cui eravamo lì alle rispettive tastiere, ma Ivana aveva anche una testa e una cultura decisamente intriganti. Non avendo più vent’anni, non mi basta la botta e via. Dovevo sapere cosa chiavavo, e soprattutto chi chiavavo.
    
    A Ivana piaceva il sesso orale, sia farlo che farselo fare. Per mia moglie era un tabù sia l’uno che l’altro…
    
    Ivana desiderava prenderlo in culo, ma a suo marito non poteva importare di meno.
    
    - Ti piacerebbe farti fare un clistere? – Le chiesi una sera, per mettere un filtro.
    
    - Non ci ho mai pensato, - aveva risposto. – Non credo, ma mi eccita l’idea di mettermi in posizione per farmelo fare…
    
    - Davvero?
    
    - ...
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