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Tradimento in rete
Data: 24/01/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Honeymark
... mi moglie non è così? Mi domandai… - E non sarebbe male penetrarti con un… diciamo… clistere? - Tu a me? - Sì… - Non ci ho mai pensato, Ha ha! Perversa… Ma confesso che quando mi sono messo in posizione per la foto al culo, ho desiderato che tu mi accarezzassi le palle e che mi mettessi qualcosa nel… - Senti, - disse dopo una piccola pausa. – Ti ho preparato anch’io due altre foto. - Sì, sì, mandamele! Dopo un po’ vidi una figa in primo piano, dolcissima e senza un solo pelo, come piace a me. Devo dire che la foto di una figa così in primo piano non è la più bella visione del mondo, tanto vero che ho sempre detto a mia moglie di lasciare del pelo. Ma nel suo caso sembrava l’allegoria al piacere, l’invito al sesso, l’offerta al suo dio. Poi mi mandò un primo piano del culo e qui rimasi a bocca aperta. Se era davvero suo, era mille volte più bello di quello di mia moglie… Fu lì che decisi di progettare un incontro con lei. E che mia moglie andasse a farsi fottere. - Fantastica… - Scrissi. – Io devo proprio chiavarti…! - Davvero? Beh, allora pensa come fare. Io sono di Mantova, tu di Vicenza, organizza qualcosa a Verona, così siamo entrambi lontani da casa, ma non troppo. - Agli ordini! – Scrissi, sperando che le parole non tradissero la mia emozione, dato che in realtà abito proprio a Verona. - Domani sera ti mando una proposta di fattibilità. Che professionalità nelle mie parole… Mia moglie ne sarebbe andata fiera… ha ha! - Che serata ...
... ti andrebbe bene? - Il venerdì. Mio marito di solito passa la serata con gli amici il venerdì. La sera dopo le mandai la proposta. - Prenoto due stanze al Grand Hotel per venerdì prossimo. – Le scrissi. - Alla reception do i miei documenti e lascio detto che le prenotazioni sono a nome di un certo Ugo e di una certa Ivana. Ognuno darà i propri documenti alla reception, senza che l’altro sappia esattamente chi è. - Poi - aggiunsi, - saliamo nelle rispettive camere, che sono comunicanti. Hanno due porte opposte. Cioè io ho la mia e tu la tua. Per incontrarci dobbiamo volerlo tutti due. - Magnifico – scrisse lei. – E… se non dovessimo piacerci? - Fermiamo tutto. - Sarebbe un peccato, perché fisicamente io vorrei proprio… - Anch’io… - Facciamo così, - suggerì lei. – Indossiamo due mascherine finché non abbiamo socializzato per un po’… - Ehi, è ancora più intrigante…! - Io mi metto davanti alla porta che comunica con la tua, aspetto che apri la tua, stando di schiena in lingerie… - Quella che hai usato con tuo marito? - No, sarà una mise apposta per te, nera. - Wow… - Tu verrai da dietro e mi spoglierai. E’ una cosa che ho sempre sognato. - Adesso la sogno anch’io. Fugai gli ultimi dubbi sull’avventura alla cieca che stavo per fare e andai al Grand Hotel di Verona per prenotare le due camere comunicanti. Diedi il documento alla reception e pagai entrambe le camere, precisando che sarebbe arrivata una signora di nome Ivana, ma ...