1. Passo dopo passo 3


    Data: 12/11/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... al diavolo tutti e due. Maiali, schifosi, vermi”
    
    Sono impietrito. Non mi aspettavo questo. Vagamente intuisco cosa potrebbe averle dato fastidio ma poi ripenso al fatto che non sono stato io ad organizzare l'incontro a tre, ma lei e il suo uomo. Non sono stato io ad avere interesse per l'uomo ma caso mai ho subito le altrui provocazioni. Evidentemente sbaglio nel pensare che Gina sia stata costretta a vivere questa esperienza perché non solo mi è sembrata consenziente fino a poco fa ma addirittura lei stessa ha ammesso di non essersi dedicato molto alla preparazione della cena per occuparsi di altro...e ripenso alle candele, ai bastoncini profumati, all'abito rosso, al suo modo di allargarmi le natiche mentre la scopavo per agevolare suo marito nel leccarmi il culo...
    
    Diamine tutto mi dice che lei sia stata la promotrice di tutto, non la donna tirata con l'inganno in questa faccenda.
    
    Non oso farle altre domande. E' troppo inviperita.
    
    Non riesco a capire il perché il suo umore sia cambiato.
    
    Vedo Giovanni arrivato anche lui, nudo, dalla camera da letto e a lui chiedo “Ho forse fatto o detto qualcosa che non dovevo?”
    
    Giovanni sorride, alza le spalle e con aria da superficiale dice “Non ce l'ha con te, ma con me”
    
    Gina si gira verso noi e ancora più inviperita grida: “Non è diverso da te. E' del tuo stesso stampo, mi fate schifo tutti e due. Andate a fare i vostri porci comodi se vi va, se no rivestitevi, ma toglietevi dai piedi. Non vi voglio vedere. Ho ...
    ... detto di andare via, cazzo! Viaaaa..”
    
    Giovanni se la ride, a me Gina fa quasi paura. Intimidito obbedisco al suo ordine e torno verso la camera per rivestirmi. Rinuncio a capire cosa sia successo per ora. Meglio che lasci solo i due e torni di sotto, al mio piccolo appartamento al primo piano. Qui c'è aria di guerra.
    
    Giovanni segue me, ma non perché intimorito da Gina, solo per non lasciare solo me. Si riveste anche lui e intanto mi dice: “Non farci caso. A lei piacciono questi giochetti ma deve sentirsi l'unica attrazione. Si è incazzata solo perché quando lei ha goduto noi abbiamo continuato a giocare. Secondo lei è come se le avessimo detto che non ci ha soddisfatti abbastanza, come se le avessimo detto che ci ha delusi...Sta tranquillo, dopo le passa...la conosco bene”.
    
    Non ringrazio Giovanni per l'informazione ma ne faccio tesoro e subito, con i pantaloni non ancora bene allacciati, i piedi ancora nudi e la camicia sbottonata, torno di la, dov'è Gina.
    
    Le vado incontro come spinto da una forza impetuosa. L'afferro per un braccio e la costringo a starmi innanzi. Con l'altra mano le sollevo il mento e con piglio deciso le dico: “Guardami negli occhi e capiscimi bene. Tu, porco lo dici a qualche altro e non a me. Chiaro? Qui se c'è qualcuno che si deve incazzare sono io non tu. Per cosa mi hai fatto venire qui da te? Per farmi leccare e fare pompini da quello lì? Non ti avevo forse detto che sei tu che mi fai ribollire il sangue? E' te che volevo e che voglio, per te ...