1. Il traghetto (Il bagno-IIIparte)


    Data: 25/01/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Fil73, Fonte: EroticiRacconti

    “Stronza lei e le sue amiche, una scommessa… Beh in fondo un pò l’ho vinta anch’io; era senza ombra di dubbio la più bella del gruppo. Quel suo liquido intimo, biancastro leggermente denso e così gradevole all’olfatto che ancora non ha lasciato la mia bocca. Quel profumo di mughetto, cosi delicato che su di lei era quasi afrodisiaco. Quella pelle vellutata sotto le mani, non avrei mai smesso di accarezzarla. Dai Mirko, non fosse stato per la scommessa, saresti stato tutto il viaggio a vaneggiare su di lei; su come sarebbe stato piacevole accarezzarle il seno, a cosa avresti provato passando la mano tra i suoi capelli, saggiandone la morbidezza. Avresti fantasticato sulla presenza o meno di peli nella zona pubica. Magari ti saresti andato a scaricare in qualche triste bagno in silenzio, per non doverti far sentire e probabilmente anche di corsa. Non ti sarebbe rimasto che un triste ricordo. Ha scelto te per arrivare al suo premio, in fondo devi esserne orgoglioso….” Un sorriso le illumina il volto. Quei pensieri rubati per la seconda volta la fanno arrossire lievemente, la fanno sentire importante. Quando non percepisce più suoni provenire dalla doccia, si sbriga a spostarsi da davanti lo schermo, per non esser sorpresa a leggere qualcosa che forse non dovrebbe. L’unica speranza è che vada in stand-by prima che lui arrivi e se ne accorga. Deve guadagnare tempo. Gli va incontro fermandolo sulla porta. Lui apre e se la trova davanti, nuda come mamma l’ha fatta. Lei lo bacia ...
    ... portando le mani sul telo leggermente umido che copre il suo corpo. Non sarà scolpito, ma fa la sua figura, gli anni di nuoto gli hanno garantito un fisico atletico. Le spalle larghe scendono su dorsali ben definiti e i fianchi sono abbastanza stretti, anche se con un accenno di maniglie. Lei gli toglie il telo ed accarezza la sua mascolinità lascivamente. “Non farti strane idee Hemingway, mi serve per coprirmi ed andare a fare la doccia” gli sussurra con sguardo impudente. “Poi...la vacanza è appena cominciata.” Lo lascia con un sorriso malizioso e un bacio sulla guancia, prolungato per il tempo necessario a girargli intorno ed andarsi a lavare. Il pranzo è veloce ed hanno la possibilità di parlare un po di loro. Decidono di scendere in spiaggia, conoscere meglio le sue amiche e godersi gli ultimi raggi di sole, prima che diventi una sfera rossa e vada a dormire. Tra le presentazioni e le varie battute il pomeriggio passa veloce, resta solo il tempo di un ultimo bagno, in cui lei sembra giocare a provocarlo. Ogni bracciata di quella finta rana è una scusa per strusciare la mano sul suo costume, provocarlo ed invitare la sua erezione. “Attenta che quando usciamo, si potrebbe notare qualcosa.” “Direi più di qualcosa.” Lei lo abbraccia in acqua e lo bacia causando la repentina crescita del piacere. “Beh, ora che hai fatto il danno...devi riparare.” Si allontanano dalla riva con lunghe bracciate, nascondendosi dietro uno scoglio. Si slaccia i laccetti del perizoma che poi gli passa ...
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