1. Gatto selvaggio


    Data: 27/01/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: GrigoreMeli, Fonte: Annunci69

    Salve a tutto, io sono Chico, un gattino che vive nel giardino di una modesta casa di una piccola famiglia. Ogni volta che uno sconosciuto mi vede urla “Che cariiino” questo penso significhi che piaccio alla gente. Sono un gatto a pelo corto e sono tutto nero, tranne la mi zampa anteriore destra che stranamente è di colore bianco, ho dei grandi occhi gialli e adoro le coccole che ricambio con affettuose fusa. Come al mio solito mi trovo a passeggiare nel cortile davanti casa – Oh -- guarda chi sta arrivando. Quel ragazzo è il mio padroncino, non è molto alto, almeno rispetto alle altre persone con cui l’ho visto, ha i capelli del mio stesso colore, solamente molto più lunghi, ha un visetto a mio avviso dolce e tenero con due occhietti marrone chiaro, ogni volta che lo vedo sono molto felice, lui è l’unico della sua famiglia a considerarmi; gli corro incontro, lui felice di vedermi mi grida “Ciao amore mio, vieni qui” mi prende in braccio e subito dopo si gira “Ehy Alessandro vieni che ti presento Chico !” ed eccolo apparire, un altro ragazzo, credo fosse un amico del padroncino, è leggermente più alto di lui, però ha i capelli molto più chiari e gli occhi azzurri, anche lui ha viso dolce ed è snello come il padroncino; l’ultima volta che gli hanno chiesto quanti anni aveva, lui ha risposto “13” e credo che Alessandro dovrebbe avere la stessa età; io invece seguendo il tempo degli umani ho appena 11 mesi ma ho la maturità di un gattino di circa 9 anni.
    
    Appena Alessandro è ...
    ... entrato nel cortine ci è venuto incontro, “Wow, è davvero carino” mi sorrideva felice e poco dopo ha iniziato ad accarezzarmi la testa, ho chiuso gli occhi e mi sono lasciato coccolare dalla sua mano “Che ne dici se ci andiamo a sedere sulla scala ?” disse il mio padroncino “Ok” rispose lui, ci avvicinammo alle scale e ci sedemmo, io ero sempre in braccio a lui e ora poggiavo sulle sue gambe, stavo steso comodamente sui suoi pantaloni morbidi, lui indossava una semplice tuta, e una maglietta senza maniche mentre Alessandro una maglietta a maniche corte e dei pantaloncini che gli oltrepassavano di poco il ginocchi.
    
    Era giorno da molto ore, ora il sole iniziava la discesa per lasciar posto alla luna, noi eravamo lì sulla scala da una mezzoretta, hanno chiacchierato per tutto il tempo, e nel frattempo le loro mani mi accarezzavano il pelo, era bellissimo, io contraccambiavo con delle fusa e loro ridevano gioiosi, ad un certo punto però le loro mani si sono fermate, io riaprii gli occhi e vidi Alessandro e il padroncino che si guardavano negli occhi, avevano smesso di ridere e continuavano a fissarsi, pochi secondi dopo le loro mani ripresero a muoversi, questa volta però ad accarezzarsi le dita a vicenda, io perplesso rimasi lì a guardarli imbronciato perché non mi consideravano più, continuavo ad osservarli, notai che piano piano avvicinavano i loro visi, iniziavano a socchiudere gli occhi, Alessandro chinò leggermente la testa di lato e poi le loro labbra si unirono, mentre ...
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