1. 204 . La giovane Maria dilaniata dal boscaiolo


    Data: 28/01/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Lesbo Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... minuti or sono eri lì che saltavi allegramente sul suo cazzo e adesso non vuoi dormirci assieme???��Dai piccolina, stanotte dormiamo assieme eh,eh,eh ��La voce di Raffaele, impastata dal sonno e dalla sbornia si fece sentire ��Che succede, chi saltava sul cazzo???��No, niente, scherzavamo. Amore mio, hai dormito eh? Troppa grappa??��Credo di si, è buonissima ma per me è troppo forte ���Vuoi che ti preparo un caffè forte?��Si forse è meglio, ma che ore sono?�Rispose Giovanni ��Le due di notte, caro Raffa � è quasi ora che torni a fare la nanna ���Già Giovanni, mi ero dimenticato di te .. Ma cosa diceva prima Mario? Maria saltava sul cazzo di chi?��Dai lascia stare ���Michela, me lo dici tu, mi spieghi la storia del cazzo e di Maria che saltava ???��Raffa, ecco c�è stato un innamoramento tra Giovanni e Maria e così �.��Così cosa?��Beviti il caffè adesso, poi qualcuno ti spiegherà ��Fu Giovanni a spiegare per filo e per segno l�accaduto, partendo da ciò che era successo tra me e lui il giorno prima fino ad arrivare alle nostre performance messe in opera mentre lui dormiva profondamente. Mio marito, più il racconto proseguiva e più diventava paonazzo. Mi osservava con negli occhi mille domande. Poi, ancora Giovanni, rese il concetto più aspro, più difficile da digerire. Gli disse che si doveva rendere conto che noi femmine siamo deboli, siamo cazzo-dipendenti, tutte maiale, dedite a soddisfare se stesse, passando per l�appagamento del maschio.�Tu, amore mio, tu l�hai fatto con ...
    ... quest�uomo sconosciuto???��Mi ha violentata, prima mi ha difesa da cinque ragazzi e poi � poi �. mi ha violentata ���Sei stata tu che me lo hai preso in mano .. E poi hai goduto come una troia!!!��Sei � venuta � mentre ti violentava???�Mi vergognai ed abbassai il capo, fu come se in quel momento ammettessi tutte le mie colpe, denunciassi apertamente le mie debolezze. Raffaele si alzò dalla sedia, mi si piantò davanti e mi disse ��Ti credevo una santa, invece sei una puttana!!�Inaspettatamente lo vidi sbottonarsi i calzoni ed estrarre il pene flaccido ��Visto che lo succhi a tutti ora lo ciucci anche a me che sono tuo marito ��Mi colpì sul viso con un ceffone e mi prese per i capelli. Rimasi sconvolta da quella violenza inaudita ed insolita da parte sua. Mi sentivo sottomessa, e senza alcun desiderio glielo presi in bocca e glielo succhiai.Il suo bel pene si indurì, sarei stata capace quella cappella che mi batteva contro il palato, tra mille altre.Come sempre, alla fine di un pompino, lui lo tirava fuori e se lo menava sborrandomi in viso. Anche questa volta fu uguale e identica alle altre. Glielo leccai per pulirglielo e in quel momento vidi la povera Maria a pecorina con i gomiti appoggiati al divano; dietro di lei Giovanni, il cazzo nuovamente duro che glielo stava appoggiando al sederino. Lei non era più vergine, ma il cazzo di papà che l�aveva aperta dietro, era la metà di quello di Giovanni. Un palo in confronto ad un tronco. Due belle bestie, ma la differenza di diametro ...