1. Mamma ed amante


    Data: 31/01/2020, Categorie: Incesti Autore: Albertone66

    Inizio questo racconto dagli albori, ossia dai primi “turbamenti” avvertiti per mia madre. Ricordo, assai vagamente, quando ancora implume la osservavo mentre passava dalla camera da letto al bagno senza indossare nulla; ero veramente giovane, ma quelle immagini tanto sfumate sono rimaste incise nella pietra. Avanti con gli anni non è stato più possibile ammirarla come sopra detto, in quanto il pudore non le ha permesso di sentirsi libera nei miei confronti. Ho avuto comunque la possibilità, praticamente ogni anno, di osservarla durante le nostre vacanze estive al mare, quando non solamente il sottoscritto poteva godere di quel fisico così naturalmente proporzionato. Non donna bellissima, ma bella femmina: castana, spalle ben portate, un seno sostenuto della terza misura, bei fianchi e gambe altrettanto tornite (muscoli al punto giusto, non eccessivi, che le donavano una sportività dei tempi andati…). Non era tempo ancora maturo per la depilazione totale, quindi ricordo ancora in cucina l’odore della cera scaldata sul pentolino, le spatolate su gambe ed ascelle, ed i successivi strappi con quel minimo di smorfia che nel tempo mi avrebbe provocato una sensata eccitazione.Ovviamente, all’atto del trattamento delle zone più “protette” (le chiamava così, sì), ero invitato ad allontanarmi dalla zona. In spiaggia ricordo ancora alcuni reggiseno particolarmente generosi, con conseguente parziale fuoriuscita laterale delle mammelle, in alcune posture sul lettino; cosa che mi guardavo ...
    ... bene dal farle notare (inclusi i vicini di ombrellone!). Fu allora che iniziai a prendere coscienza delle zone “protette” di mamma. Areole leggermente più scure della pelle circostante, capezzoli di forma generosa e pronti all’erezione alla minima variazione di temperatura; dettaglio di non poco conto, qualche pelo nella zona esterna delle areole. Ecco, questo è un altro particolare che è rimasto segnato in me. Gli slip, invece, non regalavano particolari vedute, se non il classico pelo che minimamente usciva dalla parte superiore, immediatamente coperto ad ogni controllo delle sue mani (era molto pudica, purtroppo, da educazione ricevuta). Stesa e rilassata, invece, lasciava lo spettacolo per pochi intimi che avessero potuto sostare nelle vicinanze: l’abbassamento del ventre all’interno del bacino faceva sì che il pelo potesse essere visto completamente… e che pelo! Scuro, folto e vasto. Giusto tenuto a misura perché non potesse debordare dagli elastici laterali degli slip. La fine dell’adolescenza ed il successivo ingresso nell’eta adulta mi fecero giustamente perdere il contatto con queste adolescenziali esperienze. Ero proiettato verso fidanzate, più o meno valide, lavoro, amici… Una di queste mie esperienze sentimentali, purtroppo, lasciò il segno più delle altre. Eh già, la ragazza mi era veramente entrata sottopelle e, quando decise di lasciarmi senza molte spiegazioni, accusai il colpo. Mi chiusi in me stesso, mi isolai e passai molto più tempo a casa, inclusi i fine ...
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