1. Mamma ed amante


    Data: 31/01/2020, Categorie: Incesti Autore: Albertone66

    ... settimana. Chi, secondo voi, avrebbe potuto accorgersi di questo mio cambiamento?... Esatto. La mia unica ed amata mamma. Non passava giorno che non mi spronasse ad uscire, a riprendere in mano la vita. Non faceva altro. Una domenica mattina, molto più depresso del solito, avevo prolungato la mia permanenza a letto. Ad una certa ora, quindi, mamma venne a bussare alla porta ed entrò, aprì finestra e balconi… Guarda, mi disse, che bella giornata! Non vai a fare un bel giro in bicicletta oggi? (era la mia passione…) Si avvicinò a me, e notò che stavo piangendo sommessamente. La vidi molto sorpresa, quasi interdetta… Non mi aveva mai visto in quelle condizioni. Che c’è, chiese. Nulla, mamma, è che ad Elena teneva proprio… non ne troverò più una come lei. Sai, anche l’intesa sessuale era perfetta. Ed ora non ne voglio più sapere di donne. Troppo pericoloso, fate male!... Mi prese le mani, le mise nelle sue e mi disse di stringere forte… Avrebbe pensato lei a me. Non intuendo nulla, feci come chiedeva e sorrisi, così da regalarle un minimo di soddisfazione. Ricordi da piccolo, quando mi guardavi o spiavi, pensando che non me ne accorgessi?... Si, mamma, ma sono ricordi lontani… poco o nulla! … E… quei ricordi, ti sono ancora lievi? Ti piaceva la mamma? Sempre più stordito e minimamente imbarazzato, risposi che sì, la mamma mi piaceva! Ed ora? Mamma ti piace ancora? … non risposi subito. Non ne ero capace. Stavo cercando di realizzare dove volesse andare a parare. Una delle sue ...
    ... mani lasciarono la presa dalla mia, e si spostarono su di una spallina del vestito in cotone leggero che indossava. Il movimento fu armonico, ma senza esitazione. La spallina cadde, e si posò all’altezza del gomito interno del braccio che ancora mi teneva l’altra mano. Ciò che mi apparve fu un seno splendido, nonostante l’età non più giovane. La forma della mammella era tonda, piacevole alla vista. L’areola era posizionata al centro, non scesa, con al centro quel bel bottone rilassato completamente, leggermente introflesso; subito la mente fece un balzo indietro nel tempo, e corse a quei reggiseno in spiaggia… sì, l’areola aveva ancora tracce di peli. Strappati di recente, ma c’erano. Perso in questi piacevoli e vorticosi pensieri, mi ripresi e trovai completamente scoperto il busto della mamma. Anche la seconda spallina era scesa, liberando il gemello del primo seno. Uno spettacolo. Simmetrici, ben sostenuti, color latte non avendo potuto godere dell’abbronzatura come il resto del corpo. Rimasi senza parole, e lei sorrise, scoprendo quei denti così bianchi e perfetti che avevano ammaliato più di un uomo. Mi mise immediatamente a mio agio, nonostante la situazione delle meno plausibili. Io, così seduto sul letto, pantaloni del pigiama e maglietta leggera; lei, seduta al mio fianco, potevo sentirne bene il profumo della pelle, “vestita” solo sino alla cinta… con le mani educatamente incrociate sulle cosce coperte. La ringraziai. Mi rendo conto della sciocchezza, ma mi parve il ...
«1234...»